Milan, Inzaghi: “Il nostro obiettivo resta il terzo posto, sono sereno”

Con il volto scuro tipico delle brutte sconfitte, Inzaghi si presenta davanti ai giornalisti in sala stampa dopo Milan-Atalanta.
Queste le sue parole:

“Una spiegazione ci deve essere, non possiamo essere la squadra vista oggi, visto che fino a poco tempo fa ce la giocavamo con Napoli e Roma. Dobbiamo analizzare la partita e capire cosa non va. Io mi assumo le mie colpe, ma non dobbiamo drammatizzare troppo. Sabato abbiamo già un bel banco di prova e speriamo di trasformare i fischi giusti di oggi in applausi.

Abbiamo giocato con due mezzali di qualità perché siamo il Milan e dobbiamo giocare bene, un buon calcio. Oggi non è stato così e abbiamo preso gol su una delle loro ripartenze, che potevamo evitare.

Dobbiamo essere bravi a capire cosa non va e cercare di risolvere i problemi. Volevo partire con Pazzini, ma aveva avuto la febbre e quindi mi sono affidato a un sistema di gioco che ci aveva già dato delle soddisfazioni.
Non dobbiamo cercare scuse, tipo quella di Dubai e l’amichevole, dobbiamo solo lavorare e risolvere i problemi.

Non penso sia un problema di sistema di gioco, io credo che sia una questione di cuore, di voglia e di disponibilità si mette in campo. Dobbiamo ritrovare quelli e la serenità di giocare.
Io non ho mai pensato che fosse semplice. Sono sereno, ma deluso, come i nostri tifosi, perché io sono un tifoso del Milan, soprattutto. Il mio obiettivo è trasformare i fischi in applausi.

Non credo che 30.000 spettatori siano pochi, credo che avremmo dovuto fare di più per quelli che sono venuti a vederci. L’affetto degli altri lo troveremo solo ritrovando i risultati. Ora dobbiamo concentrarci su sabato e martedì, perché avremo due banchi di prova importanti.

Non ho detto che la squadra non è serena, ho detto che c’è qualcosa che non va e il mio lavoro sta proprio nel risolvere problemi come questo. Se l’Inter, che è a pari punti con noi, pensa al terzo posto, possiamo farlo anche noi. Dobbiamo solo ritrovare la mentalità giusta.

Sento la fiducia della società, vado avanti con le mie idee e le mie convinzioni. Vedo i ragazzi tutti i giorni e so cosa possono dare.
Il nostro Scudetto è il terzo posto, siamo a 7 punti ed è nostro dovere provarci fino alla fine”.