Alla vigilia della Coppa d’Africa 2015, per essere filologicamente corretti chiamiamola Coppa delle Nazioni Africane, non poteva mancare un primo contributo in termini di pronostici. Con una certa sorpresa, apprendiamo che i bookmaker, per quanto riguarda le scommesse antepost, non offrono la possibilità di puntare sul miglior marcatore del torneo o sulle vincenti del girone, avendo aperto, di fatto, solo la scommessa sul vincente finale. Scelta dettata, non c’è dubbio, da valutazioni logiche circa il periodo e il buon numero di manifestazioni ed eventi, ma che ci trova, comunque, dispiaciuti e non del tutto concordi.
Andiamo al sodo, però, ricordando sempre che, nel mondo delle scommesse, la puntata dev’essere sempre inversamente proporzionale (secondo criteri personali: ognuno stabilisce il “tetto” di quanto giocare, ossia di quanto si è disposti a perdere) al rischio, vale a dire all’entità della quota.
Stando ai quotisti, non ci dovrebbe essere storia, ma sappiamo che, invece, questa competizione può riservare sorprese. In ogni caso, la favorita della vigilia è, per tutti, la Costa d’Avorio: la valutazione media in giro è di 4,50, francamente un po’ bassa, anche se immaginiamo che sarà senza dubbio tra le opzioni preferite dal grande pubblico, fiducioso nelle possibilità di Yaya Touré e, soprattutto, del “nostro” Gervinho.
Segue a ruota la bella Algeria, sulla quale si è espresso anche Lozato in un’intervista esclusiva per MondoPallone: le Volpi del deserto, che ai Mondiali hanno messo in crisi i futuri campioni della Germania, hanno serie aspirazioni di vittoria e la saggia guida di Christian Gourcuff, potrebbe fungere da ulteriore garanzia in merito. Gli allibratori scrivono 5,50 e la quota ci sta tutta.
Sia chiaro: non si tratta di favoritissime (in altri tornei, si sono viste quote più basse, ma quasi mai hanno premiato), ma l’orientamento del gioco pare orientato su queste.
Salendo di quota, si trovano quelle che, per noi, sono le occasioni più interessanti: per abitudine mentale, infatti, confidiamo poco nei cavalli “sicuri”, cercando spesso il colpo di bravura, altro chiodo fisso di ogni bravo scommettitore. Per questo confessiamo che il Ghana, pur orfano dello juventino Asamoah nonché di Essien (piangeranno in pochi), Muntari e Kevin Prince Boateng, ci piace e non poco: le stelle nere hanno avuto grande sfortuna in Brasile e in questa edizione potrebbero cogliere un successo che manca da ben 32 anni. La quota è interessante: 9,00 (ma in molti scrivono anche 8,00), da farci più d’un pensierino.
Sulla stessa linea d’onda, una serie di candidate più o meno nobili del calcio equatoriale: Camerun e Tunisia, che raccolgono valutazioni tra 8,00 (ingiocabili, a nostro avviso) e 12 (decisamente meglio), cui si aggiunge, poco sopra a 15, un Senegal cui, francamente, manca qualcosa e che dovrebbe decisamente stupire per affermarsi, anche in virtù del girone difficile da superare.
Non diciamo che a vincere debbano essere necessariamente le squadre sin qui citate, certo, però, è che le probabilità scendono sensibilmente, col vantaggio di far lievitare le quote. Ecco dunque il 17 (basso) del Burkina Faso (a 21 il discorso cambia…), il 20 del Sudafrica (sotto è da non considerare, dato che si trova anche a 25), il 22 del Gabon, il 25 di Zambia e Mali, “cavalli” che potrebbero tentare il colpaccio, stupendo un po’ tutti.
Difficilmente, lo ammettiamo, crederemmo a Capo Verde (30), Guinea Equatoriale (33, nonostante ospiti la manifestazione) e Repubblica Popolare del Congo (40), così come a un’affermazione della voce Altro (ossia Capo Verde e Repubblica del Congo) data a 25.
A costo di esporci al pubblico ludibrio, confessiamo direttamente: qualche soldino lo abbiamo puntato sul Ghana, senza esagerare, altro sul Burkina (a 21) e una minima somma sulla Guinea (a 41), sperando di bancarla una volta che avrà (questa la considerazione) incassato il “credito” per aver ospitato la manifestazione. Considerazione extra-sportiva, ma neppure troppo.
Buona Coppa e miglior fortuna a tutti!