Roma, García: “Vogliamo essere primi dopo il derby”

La conferenza stampa di Rudi García inizia con un pensiero ai tragici fatti avvenuti a Parigi, per poi proseguire con i temi riguardante il derby contro la Lazio di domenica pomeriggio.

Si sente di dire qualcosa su quanto successo a Parigi?

“Sono francese e siamo in lutto: ho voluto fare questa cosa (matite sulle sedie di ogni giornalista) per solidarietà nei confronti nel mio paese, dobbiamo essere tutti uniti. E’ un regalo simbolico, anche se la società mi ha dato supporto”.

Le polemiche di Udine potrebbero distrarre la squadra alla vigilia di una partita così?

“In questo momento ci sono cose più serie e non voglio perdere il mio tempo con queste cose puerili: voglio parlare di calcio, di gioco e di campo”.

Cosa pensa del derby dopo due anni che è a Roma?

“Il derby, non solo in Italia e a Roma, è sempre una gara particolare. Faremo di tutto e di più per vincere. Vogliamo essere primi dopo questa partita, non sapremo ancora se per poche ore o per una settimana almeno, per noi sono solo tre punti”.

La Lazio sta facendo molto meglio dell’anno scorso, che differenze si aspetta domani?

“Difficile fare paragoni. Questa è una giornata particolare, con tutte le squadre in alto si affrontano, una cosa molto eccitante. Mi auguro di vivere ogni settimana gara di ottimo livello, è per questo che facciamo questo lavoro. La Lazio è una squadra molto aggressiva, quella che fa più falli di tutto il campionato, sarà difficile da controllare ma vogliamo giocare nella maniera più efficace possibile”.

Chi vede favorito per la vittoria del Pallone d’Oro?

“Penso Manuel Neuer, è il migliore portiere del mondo. Mi auguro che sia lui, senza nulla togliere agli altri due fenomeni che sono in competizione”.

Come arriva mentalmente la Roma a questo derby?

“Bene, con la possibilità di prendere il primo posto e questo ci dà grande carica. In questa settimana l’unica cosa che ho dovuto fare in settimana è stata frenare un po’ la rosa, che era molto carica”.

Qualcuno ha detto che si è italianizzato: cosa ne pensa?

“Mi sento molto francese oggi, non ho nient’altro da aggiungere”.

Ci sono diversi giocatori che potrebbero non finire la partita per problemi fisici, come gestirà questo problema?

“È vero che un allenatore preferisce non rischiare di fare cambi per motivi non tattici. Maicon però è in forte ripresa, può fare novanta minuti, così come il capitano. Un giocatore di 38 anni va un po’ meno lontano in una gara, ma anche contro il Milan ha dimostrato di poter fare i novanta minuti. Ljajić sta bene e mi auguro che domattina sia la stessa cosa, può succedere di tutto anche durante la notte. Se i giocatori sono così domani avrò tutta la rosa a disposizione”.

La squadra fa più fatica quando si alza il livello di tensione?

“Non mi pare di aver giocato solo con squadre nella seconda parte della classifica e siamo secondi a un punto dalla prima. Per lottare per lo Scudetto e qualificarsi per la Champions League dobbiamo essere forti anche in trasferta, per domani ho totale fiducia nei miei. Ho giocatori con grande esperienza, l’unico parametro psicologico che ci arriva da loro è la voglia di vincere la partita”.

Secondo lei  è cresciuta più la Roma o la Lazio rispetto alla scorsa stagione?

“Io posso parlare solo della mia squadra, che alleno tutti i giorni. La Lazio a livello di punti sta facendo meglio dell’anno scorso e anche noi penso, visto che l’anno scorso non avevamo la Champions. Siamo a due punti da dove vorremmo essere, molto vicini”.

Ci conferma che Destro non si muoverà e resterà alla Roma?

“Confermo”.

Domani la Lazio potrebbe giocare con due ali molto offensive come Felipe Anderson e Candreva, Florenzi potrebbe essere una chiave tattica per fermarli?

“Ci sono due mezzi per vedere la partita: potrebbero cambiare il modulo o giocare con lo stesso senza Lulić. Possiamo giocare più difensivamente o più offensivamente, io preferisco il secondo. Vorrei vincere facendo un gol più dell’avversario, non sapremo niente della formazione avversaria prima di un’ora e mezza della gara”.

Quello di domani sarà un derby molto diverso da quello dell’anno scorso.
“È vero. Il momento era completamente diverso, la squadra veniva da una finale di Coppa Italia persa ed ero felice che arrivasse così presto. Ora guardiamo più alla classifica, vogliamo essere primi dopo la partita”.

Come ha preparato questo derby?

“Nulla di particolare, i giocatori sono già molto motivati e ci siamo concentrati soprattutto sull’aspetto fisico”.

Molti allenatori dicono che il derby è una partita come le altre: crede che invece sia uno degli obiettivi stagionali?

“Dobbiamo sorpassare questa idea di concentrarci solo sulle due partite del derby, ma pensare solo alla classifica finale. I derby valgono sei punti, non di più. Faremo di tutto per vincere la partita, ma come ogni settimana”.

Sono stati tre giorni terribili per la Francia: quanto è stato difficile per lui pensare al calcio?

“È stato un attacco non solo alla Francia o all’Europa, ma alla libertà d’espressione e voi sapete più di altri cosa vuol dire. La libertà deve rimanere per l’eternità, questi eventi tragici da Parigi non devono cambiare le cose. Noi facciamo in modo di divertire la gente, nel calcio dare spettacolo è importante e per questo mi sento uno di loro, siamo tutti Charlie”.