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Empoli, Corsi: “La salvezza è ancora lontana, ma possiamo crescere ancora”

Fabrizio Corsi, con i suoi 23 anni alla testa dell’Empoli, è uno dei presidenti più longevi dell’intero panorama calcistico italiano. E la sua squadra, neopromossa in Serie A, sta convincendo davvero tutti (anche coloro che la ritenevano sicura retrocessa) per il bel gioco espresso.

Il patron azzurro, come riporta il sito pianetempoli.it, è intervenuto ad una trasmissione televisiva e ha parlato della sua squadra: “È stata una scelta vincente quella dell’allenatore Sarri e del direttore Carli di indirizzare la squadra verso lo stesso tipo di calcio proposto in Serie B; abbiamo sbagliato solamente 1 partita su 16, ricevendo tanti complimenti per il bel gioco espresso. Mancano ancora tante partite e non abbiamo ancora fatto niente, ma l’impressione è che la squadra stia crescendo in maniera importante partita dopo partita. Potevamo addirittura avere qualche punto in più, ma non pensiamo a ciò che poteva essere: concentriamoci sul lavoro e rimaniamo uniti nei momenti di difficoltà”.

Corsi ha poi parlato delle qualità del suo allenatore, Maurizio Sarri: “Possiamo contare su uno staff tecnico davvero importante, su cui spicca un allenatore che è di un altro pianeta, sia dal punto di vista umano che tecnico. Gli ho proposto il rinnovo nel momento forse più difficile di questo campionato, perché ritengo che sia la persona più adatta per svolgere questo lavoro a Empoli”.

Sul mercato e in particolare sull’arrivo di Saponara dal Milan, il presidente sembra non voler illudere i propri tifosi: “Riccardo è un giocatore che ci è rimasto nel cuore ma, onestamente, non credo che possa tornare da noi: mi sembra di capire che ci siano molte squadre interessate a lui e noi non possiamo partecipare ad aste. E forse non sarebbe giusto nemmeno nei confronti di Verdi e Zieliński, che si stanno ben comportando e hanno ottimi margini di crescita”.

Sul settore giovanile, fiore all’occhiello della società azzurra, Corsi è chiaro: “In Italia è fortemente in crisi, società che prima ci puntavano molto adesso lo fanno meno. Noi siamo rimasti uno dei pochi, adesso molte società preferiscono andare all’estero che provare a scovare i giovani calciatori qui da noi. Avere 6 o 7 giocatori titolari ogni domenica che sono cresciuti nel nostro settore giovanile è un gran motivo di orgoglio”.

Infine, un accenno alla gara di domenica contro la Sampdoria: “Sarà una gara difficile, in cui cercheremo di fare più punti possibili. Mihajlović sta facendo un gran lavoro”.