Home » Coppa d’Asia 2015: il girone D

Siamo alla vigilia della sedicesima edizione della Coppa d’Asia, che dal 9 al 31 gennaio, in Australia, terrà con fiato sospeso 16 nazionali pronte a contendersi l’ambito trofeo: passeremo al vaglio, quindi, delle quattro squadre che fanno parte del Girone D e che saranno impegnate per almeno i primi 10 giorni della competizione.

Girone di grande interesse, con i campioni in carica del Giappone, l’Irak campione del 2007, la Palestina trionfatrice nell’ultima AFC Challenge Cup e la Giordania che bene ha fatto nelle qualificazioni agli ultimi mondiali. Qui i convocati delle 4 squadre del girone..
Teatro delle sei sfide saranno il Melbourne Rectangular Stadium (Melbourne), il Camberra Stadium (Camberra), l’ Energy Australia Stadium (Newcastle) e il Suncorp Stadium (Brisbane).

GIAPPONE – Il Giappone degli italiani Honda e Nagatomo si presenta con tutte le intenzioni di portare a casa la quinta Asian Cup della sua storia. Campioni in carica e miglior nazionale della storia della competizione con 4 vittorie nelle ultime 6 edizioni, sono la proverbiale “squadra da battere”. Il tecnico messicano Javier Aguirre ha preso la scorsa estate il posto di Alberto Zaccheroni.

Da tenere d’occhio: Il Giappone è la squadra che ha tra le sue fila il maggior numero di giocatori che militano in campionati europei, abituati quindi a giocare ai massimi livelli. Oltre ai fantasisti Honda (Milan) e Kagawa (Borussia Dortmund ex Manchester United), si candida a un ruolo da protagonista Shinji Okazaki, a segno 23 volte in 47 apparizioni in Bundesliga, con la maglia del Mainz 05.

IRAQ – Campione a sorpresa nell’edizione del 2007, l’Iraq si candida come anti-Giappone del girone con una rosa giovane che ha portato la sua nazionale a una buona crescita negli ultimi anni. La nazionale irachena si presenta con l’esperienza di 4 partecipazioni complessive alla competizione, e una sola ai mondiali, nel 1986, quando rimediò tre sconfitte contro Paraguay, Belgio e Messico. Il tecnico Radhi Shenaishil fu il capitano di quella nazionale irachena che ai mondiali under 20 del 1989 disputati in Arabia Saudita vinse un girone di ferro con Spagna, Norvegia e l’Argentina di Diego Simeone.

Da tenere d’occhio: Tra gli iracheni di nuova generazione particolarmente interessanti il terzino sinistro del Caykur Rizespor Ali Adnan Kadhim (21 anni) e il centrocampista avanzato Humam Tariq, stella di 18 anni dell’Al Quwa Al Jawiya. A loro si unisce l’esperienza del capitano Younis Mahmoud, attaccante capace di segnare 51 reti in 130 presenze con la maglia della nazionale.

PALESTINA – La nazionale di calcio della Palestina nasce nel 1962, ma viene riconosciuta ufficialmente dalla Fifa nel 1998, dopo la creazione dell’Autorità nazionale palestinese nel 1994. Questa è la sua prima partecipazione alla Coppa d’Asia. L’entusiasmo per la fresca vittoria nell’AFC Challenge Cup (il torneo delle nazioni emergenti asiatiche) potrebbe essere l’arma a sorpresa di questa nazionale, ma l’instabile situazione politica del paese ha conseguenze anche sulla squadra. Non è chiaro, per esempio, se l’allenatore sia il popolare calciatore e capitano della nazionale Ahmad El-Hassan (allenatore dallo scorso settembre) o Saeb Jendeya, un allenatore più qualificato.

Da tenere d’occhio:  Ashraf Nu’man è il miglior marcatore nella storia della nazionale palestinese con 14 reti in 48 presenze. I suoi gol hanno portato la Palestina a vincere l’ultima AFC Challenge Cup. Ventotto anni, può giocare da ala o da centrocampista offensivo, milita dall’anno scorso nell’Al-Faisaly, squadra dell’Arabia Saudita.

GIORDANIA – Alla terza presenza in questa competizione, l’anno scorso la Giordania ha perso in uno spareggio contro l’Uruguay l’occasione per una storica qualificazione ai mondiali del 2014. Grande sarà la voglia di rifarsi in una più abbordabile Coppa d’Asia, per confermare i notevoli progressi degli ultimi anni. Nel 2011 il cammino della Giordania in Asian Cup si è fermato ai quarti di finale. L’allenatore è l’inglese Ray Wilkins, ex giocatore di Manchester United e Milan, oltre che della nazionale britannica.

Da tenere d’occhio: Abdallah Deeb, attaccante leggero di 27 anni in forza all’Al Wehdat, è stato il primo giocatore giordano a giocare (anche se poco) in una squadra europea. Nella stagione 2009-2010 ha infatti vestito la casacca dei belgi del Mechelen. Con la maglia della nazionale ha segnato 14 reti in 45 presenze. Il vero leader della squadra è però il portiere Amer Shafi, che ha collezionato 107 presenze in nazionale.

Un girone in cui il Giappone gioca dunque la parte della favorita, ma dove la lotta per il secondo posto si prospetta equilibrata. La Palestina sarà la grande incognita. I problemi interni potrebbero renderla la cenerentola del girone come essere la motivazione per fare bene. Iraq e Giordania cercheranno invece conferme dei progressi degli ultimi anni, e il Giappone farà bene a non sottovalutarle per evitare spiacevoli sorprese.

Il calendario completo del girone:

12 gennaio 2015 GiapponePalestina (Newcastle, Energy Australia Stadium)

12 gennaio 2015 Giordania – Iraq (Brisbane, Suncorp Stadium)

16 gennaio 2015 Palestina – Giordania (Melbourne, Melbourne Rectangular Stadium)

16 gennaio 2015 Iraq – Giappone (Brisbane, Suncorp Stadium)

20 gennaio 2015 Giappone – Giordania (Melbourne, Melbourne Rectangular Stadium)

20 gennaio 2015 Iraq – Palestina (Canberra, Canberra Stadium)