Mondo A-League: l’Australia va in pausa per la Coppa d’Asia 2015

Con la quattordicesima giornata della stagione 2014-2015, la A-League dice arrivederci. Saluta perché a breve l’Australia tutta si unirà nello sforzo di ospitare la Coppa d’Asia, il vero e proprio battesimo del fuoco in vista – nelle speranze degli organizzatori – della futura organizzazione della Coppa del Mondo.

Per il calcio australiano, l’occasione di dare continuità alla partecipazioni del 2007 e del 2011 (finale persa col Giappone), per confermare la bontà della scelta di abbandonare alla OFC per unirsi alla confederazione asiatica (ci sta pensando pure qualcun altro). Il beautiful game aveva realmente bisogno di emanciparsi dal dilettantismo e dal semiprofessionismo e i progressi sono stati confermati anche a livello di club, con i Western Sydney Wanderers recentemente saliti sul tetto dell’Asia grazie alla vittoria della AFC Champions League.

In tutto questo la A-League – lega squisitamente nazionale ma aperta all’estero proprio grazie alla Champions asiatica e ai tour delle squadre europee in precampionato – andrà in pausa per non interferire con l’evento calcistico dell’anno. Si ferma dopo 14 turni, che hanno sollevato temi importanti, rilanciato le ambizioni di squadre in passato date per morte (Wellington Phoenix), iniziando a delineare il quadro di un torneo che si scalderà solo alla ripresa, prima dei playoff. Certo è difficile, per esempio, che i Wanderers recuperino le posizioni di svantaggio e si riprendano dopo un avvio condito da 4 pareggi e 8 sconfitte, ma per esempio Brisbane ha tutto il tempo e le qualità per riprendersi, risalire la china, rinfrescare le idee e acciuffare un posto utile per i playoff.

Di questa prima parte di stagione restano il grande impatto (soprattutto emozionale) del passaggio di Besart Berisha ai Melbourne Victory, la stranezza di un Melbourne City che è cresciuto solo dopo la partenza di David Villa, il gran momento dei Perth Glory, primi in classifica e finalisti (sconfitti) in FFA Cup.

Dopo la Asian Cup, con l’inizio della AFC Champions League 2014-2015 e la ripresa delle ostilità, capiremo davvero chi andrà al gran ballo dei playoff e con quali carte. Ma dall’Australia Occidentale al Queensland, passando per Melbourne e il Nuovo Galles del Sud, tutti si augurano una sola cosa: Mile Jedinak con la coppa in mano la notte del 31 gennaio a Sydney.

Sarebbe il punto d’arrivo di un percorso iniziato lontanissimo e insieme punto di partenza di una nuova grande avventura, che scriverà il nome dell’Australia definitivamente nella mappa geografica del calcio che conta. Sognare non costa nulla.

Hyundai A-League – Ultimi risultati

Newcastle Jets-Adelaide United 2-1
Melbourne City-Melbourne Victory 1-0
Perth Glory-Central Coast Mariners 4-1
Sydney FC-Wellington Phoenix 0-2
Brisbane Roar-Western Sydney Wanderers (rinviata al 25 marzo)

Melbourne City-Perth Glory 1-1
Sydney FC-Adelaide United 0-3
Central Coast Mariners-Brisbane Roar 3-3
Melbourne Victory-Newcastle Jets 1-0
Wellington Phoenix-Western Sydney Wanderers 1-0

Newcastle Jets-Melbourne City 2-5
Brisbane Roar-Sydney FC 0-0
Adelaide United-Wellington Phoenix 1-3
Western Sydney Wanderers-Central Coast Mariners 0-0
Melbourne Victory-Perth Glory 1-2

Sydney FC-Newcastle Jets 0-0
Wellington Phoenix-Brisbane Roar 3-0
Central Coast Mariners-Melbourne City 2-0
Perth Glory-Adelaide United 1-2
Western Sydney Wanderers-Melbourne Victory 1-2

CLASSIFICA: Perth 32, Wellington, Melbourne Victory 28, Adelaide 26, Sydney FC 19, Melbourne City 16, Brisbane, Central Coast 12, Newcastle 8, Western Sydney 4