Udinese, Stramaccioni: “A cosa serve l’arbitro di porta?”
Andrea Stramaccioni, in seguito alla gara persa dalla sua Udinese per 1-0 al Friuli contro la Roma, si è presentato in sala stampa per la solita conferenza post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:
Volevamo tenere il pallino del gioco in mano, la Roma qui oggi ha trovato grande difficoltà. La gara alla fine è stata decisa dagli episodi. I miei ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano e io gli ho fatto i complimenti. Non è facile quando hai la sensazione di avere contro anche gli episodi.
L’occasione di Gabriel Silva? Meritavamo il pari, quella è stata la più grande occasione ma purtroppo la palla non è entrata. Un rammarico, perché avrebbe potuto raddrizzare l’incontro. Abbiamo giocato molto bene nella seconda parte del primo tempo, anche Pozzo si è complimentato con i ragazzi perché hanno messo in campo tutto quello che avevano.
Gli episodi dubbi? Vorrei andare oltre il risultato. La Roma ha vinto e noi rispettiamo il verdetto del campo; la mia protesta sul gol-non gol è stata sul fatto che se il sistema calcio prevede l’arbitro di porta, gli si deve dare voce in capitolo. A cosa serve altrimenti? Se l’arbitro era così convinto, perché non ha subito indicato il centro del campo? Non mi arrabbio sull’occasione del nostro rigore, perché quella è stata una scelta sua: l’arbitro è sovrano e lo rispettiamo. Ma l’arbitro di porta aveva dato una sua interpretazione sul gol e l’arbitro ha aspettato a dare il gol. Perché? Io questo lo dico in maniera costruttiva, è un’osservazione sul sistema. Tutti gli sport fanno ricorso alla tecnologia, è un modo di progredire. E’ certamente un aiuto nelle occasioni di gol non gol.
Geijo? In coppia con Totò ha fatto bene. Giudico molto bene anche le prestazioni di Gabriel Silva e Widmer, che hanno messo in difficoltà la Roma. Infatti tutti i pericoli sono arrivati da loro. Possiamo far meglio ma io giudico molto positiva la loro prova.
Se abbiamo perso la partita a centrocampo? La nostra è stata una scelta orientata sul coraggio. Totti può dare superiorità alla Roma ma fino ai minuti finali non ricordo palle gol della Roma. L’Udinese, con le armi che aveva in campo, ha fatto la sua partita. E vista l’esultanza finale dei giocatori della Roma, si è visto che erano coscienti di aver fatto fatica.