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Basket, Serie A: Acea Virtus Roma-Dolomiti Energia Trento 68-75. Mitchell fa sprofondare la Virtus

Al PalaTiziano è andata in scena la classica sfida tra due squadre unite da un unico obiettivo: rilanciarsi dopo aver trascorso un pessimo Santo Stefano. La Virtus aveva sulle gambe il pesante blackout in terra brindisina, una parentesi nera che si è ripercossa anche sull’umore dei tifosi capitolini; sul parquet romano, però, è arrivata una compagine non al 100% della condizione fisica, ma vogliosa di riscatto dopo la battuta d’arresto casalinga con Venezia.

Sono stati proprio gli ospiti ad avere la meglio in una gara che, date le particolari motivazioni della vigilia, non è stata per nulla piacevole dal punto di vista dello spettacolo, giocata sul filo dell’equilibrio ma con emozioni solo a sprazzi. La vittoria di Trento è maturata nel finale quando gli ospiti, come ha sottolineato coach Buscaglia a fine partita, hanno trovato la concentrazione giusta per piazzare il break decisivo. Un successo firmato Tony Mitchell, devastante per l’intera retroguardia capitolina (32 punti, 6/10 da tre, 10 rimbalzi e 35 di valutazione complessiva). Il suo canestro del momentaneo 66-71 è probabilmente l’immagine più adatta per riassumere in maniera sintetica il match: la difesa romana che cerca in tutti i modi per evitare un tiro letale e l’ala di Swainsboro che invece pesca dal cilindro una magia, abbattendo le ultime speranze virtussine.

Roma incappa nell’ennesima serata storta. La quarta sconfitta consecutiva in campionato lascia la Virtus al terzultimo posto e le sconfitte di Pesaro e Caserta sono l’unico aspetto positivo di quest’ultimo turno dell’anno solare. Una serata iniziata male già dal primo periodo a causa dei problemi tecnici legati al cronometro, con un piccolo stop fuori programma per permettere di risolvere la situazione del tabellone. A fine partita poi è arrivata puntuale la contestazione della tifoseria di casa all’indirizzo di tecnico e giocata; le proteste si sono prolungate anche fuori dall’impianto con un faccia a faccia tra lo stesso Dalmonte e una rappresentanza dei sostenitori giallorossi: “Un incontro sereno, tranquillo, educato e legittimo con persone che investono tempo e soldi su questa squadra” come lo ha definito in conferenza stampa l’allenatore virtussino. Sulla graticola ci finisce in particolare Triche, partito dalla panchina e poco brillante contro la sua ex squadra. Qualche fischio anche all’indirizzo di Ejim, che ha pagato delle pesanti ingenuità. È mancato l’apporto di De Zeeuw, soprattutto in fase realizzativa, mentre Bobby Jones (17 punti, 6/10 da due) ha predicato nel deserto.

Dalmonte: “Servono la forza mentale e la fiducia che oggi sono mancate. Dobbiamo fare un grande lavoro di profondità che vada oltre l’aspetto tecnico. Il mio compito ora è di trovare delle risposte emotive da parte dei ragazzi. I problemi non vanno evitati, ma affrontati e noi abbiamo un grande problema adesso: dobbiamo uscirne fuori con grinta e carattere. Dopo Cremona abbiamo avuto un calendario Bastardo. La partita di Avellino ha messo qualche mina per il modo in cui è stata persa. Contro Milano abbiamo giocato in apnea, ma le mine sono aumentate e ci sono scoppiate in faccia a Brindisi. Purtroppo c’è stato poco tempo a nostra disposizione per trovare una reazione contro Trento. La scelta di lasciare fuori Triche dal quintetto di partenza aveva l’obiettivo di togliergli un po’ di pressione dopo la prestazione di Brindisi”.

D’Ercole: “Mi sento in dovere di chiedere scusa ai tifosi. Questa era una partita che ci poteva permettere di iniziare una nuova stagione. Stiamo attraversando un momento di grande difficoltà. L’impegno da parte nostra c’è stampo sia nelle partite che durante gli allenamenti, purtroppo non ci riescono quelle cose che facevamo all’inizio e in Europa. Spero che i tifosi e tutti restino vicini alla squadra. Quello che è successo a Brindisi è stato grave e per fortuna oggi non si è ripetuto. A questa squadra manca la convinzione e la fiducia per giocare in maniera sufficiente dal punto di vista tecnico. Trento nel finale ha trovato due canestri impossibili e noi ci siamo buttati giù”.

Buscaglia: “Era importante reagire dopo la sconfitta con Venezia. C’era grande voglia di vincere. Una partita che definirei frammentaria e di certo non bellissima. Abbiamo cercato di seguire il nostro piano partita e siamo riusciti a coinvolgere tutti. Nel secondo tempo abbiamo giocato leggermente meglio. La cosa positiva è che non abbiamo concesso break all’avversario, anzi lo abbiamo trovato noi al momento giusto per vincere la partita. Vincere non giocando bene può avere la sua importanza durante la stagione. Le partite vanno migliorate, ma vanno anche vissute”.

ACEA VIRTUS ROMA-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 68-75 (17-19, 21-18, 16-19, 14-19)

Acea Virtus Roma: Ejim 5, Triche 4, Jones 17, D’Ercole 4, Sandri, De Zeeuw 6, Kushchev ne, Reali ne, Gibson 13, Stipcevic 8 , Morgan 11, Pullazi ne. All. Dalmonte.

Dolomiti Energia Trento: Mitchell 32, Sanders 2, Pascolo 8, Grant 6, Forray 5, Flaccadori 3, Qwens 8, Baldi Rossi 8, Armwood, Spanghero 3. All. Buscaglia