Home » L’Amkar Perm, i debiti e il caso Muslin

La crisi economica ha colpito numerose squadre russe negli ultimi anni e l’Amkar è soltanto l’ultima in ordine cronologico ad affrontare problemi di questo tipo, assieme al Rostov (al quale è stato bloccato il mercato in entrata) e alla Torpedo. La situazione alle pendici dei monti Urali non è delle migliori, anche perchè l’ex tecnico, il serbo Slavoljub Muslin, ha minacciato di portare la questione in tribunale.

Nonostante la giovane età (è stato fondato nel 1994) e la relativa importanza della città di Perm, l’Amkar è diventata negli anni una solida e importante realtà del calcio russo, con la permanenza nella massima serie (senza alcuna retrocessione) addirittura dal 2004. Un luogo dove sono passati numerosi allenatori di un certo calibro, basti pensare a Rakhimov, Bozovich e Cherchesov, capaci di trovare nel club rossonero (e, curiosamente, anche al Terek, eccezion fatta per il montenegrino) la loro dimensione preferita, e tanti calciatori di buon livello: giovani di prospettiva e nel giro della nazionale, come  Kanunnikov, oppure stranieri d’esperienza, ad esempio il centravanti slovacco Martin Jakubko. A proposito di forestieri, Perm è sempre stata una colonia bulgara con bandiere come Martin Kushev, l’ex capitano Popov e il 35enne Peev, tutt’ora unico faro di una squadra allo sbando. A causa di problemi economici, infatti, l’ultima parte del 2014 è stata davvero tormentata, complice anche il cattivo adattamento del nuovo tecnico Muslin; il serbo voleva fare fuori la vecchia guardia, a cominciare dal portiere Narubin, grande amante del rock e portiere di totale affidamento per una squadra di medio bassa classifica, ma alla fine l’uomo allontanato è stato lui.

L’Amkar deve ancora pagare gli stipendi degli ultimi mesi e Muslin non ha trovato l’accordo per la rescissione. Se da un lato i giocatori, capitanati dal secondo portiere Gerus, hanno manifestato fiducia verso la società comunicando che, seppur in maniera abbastanza lenta, qualcosa si sta muovendo, dal canto suo Muslin ha dichiarato di voler risolvere la questione in tribunale, scatenando l’ira dei tifosi e lo stupore di quelli che fino a poco tempo fa guidava dalla panchina. Una mossa che ha tagliato le gambe al club rossonero, che secondo alcuni avrebbe addirittura avuto difficoltà a partecipare alla prossima gara di campionato, in programma a marzo. Ma l’ipotesi fallimento, almeno fino a giugno, è scongiurata, grazie al sostegno degli enti pubblici, che vorrebbero cercare di tenere in vita una realtà come l’Amkar, capace nel 2009 di portare a Perm la coppa UEFA, battendo per 1-0 il Fulham nel ritorno dei play off.

Oltre agli stipendi, la grana da risolvere in breve tempo riguarda l’allenatore, dopo il buco lasciato dal calvo Muslin. Konstantin Genich, noto commentatore e giornalista, ha affermato stamane che Gadzhi Gadzhiev era in procinto di firmare. L’ex tecnico di Anzhi, Volga e Krylya Sovetov, contattato successivamente, ha dichiarato di non avere mai parlato con i dirigenti dell’Amkar, manifestando anche una certa sorpresa per la notizia. Un mistero che sarà risolto presumibilmente martedì, come affermato dal presidente Shilov, il quale ha reso nota una presunta lista di sei nomi dalla quale uscirà il nome del nuovo allenatore. Tra questi figurerebbe anche Gadzhiev.