Home » Bundesliga, la TOP 11 del girone d’andata

Con il Bayern Monaco campione d’inverno con un vantaggio di undici punti sul Wolfsburg secondo in classifica va in archivio il girone d’andata di questa Bundesliga 2014/2015. Vediamo però la TOP 11 di questa prima parte di stagione, con tanto di riserve, allenatore, giovane più interessante, squadra migliore, squadra rivelazione e squadra peggiore.

Manuel Neuer Germania PPPORTIERE: Manuel Neuer (Bayern Monaco, 1986). Tra i pali è quasi scontata la presenza del Campione del Mondo e tra i tre candidati al Pallone d’Oro. Il portiere del Bayern è al momento il più forte in assoluto tra i numeri uno e ha reinventato il suo ruolo facendo vedere una capacità di palleggio degna di un buon centrocampista e delle uscite ben oltre la propria area di rigore. INNOVATORE.

 

Verhaegh AugsburgTERZINO DESTRO: Paul Verhaegh (Augsburg, 1983). Il terzino olandese è il capitano di una squadra capace di andare alla pausa con un sorprendente quarto posto a parti punti con Borussia Mönchengladbach e Schalke 04. In questa cavalcata sono stati fondamentali anche gli assist e i rigori di Verhaegh, chirurgico dagli undici metri con un perfetto cinque su cinque. INFALLIBILE.

 

Jérôme Boateng - Bayern Monaco PPDIFENSORE CENTRALE: Jerome Boateng (Bayern Monaco, 1988). La squadra di Guardiola ha preso solo quattro gol in un girone e il merito è, oltre che di una fase difensiva perfetta, anche dei singoli difensori. Il migliore è stato proprio Boateng, cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo anno (come dimostrato al Mondiale) e autore di prestazioni sempre convincenti sia nella difesa a quattro che in quella a tre. MURO.


Wolfsburg esultanza 2014 NO PPDIFENSORE CENTRALE: Naldo
(Wolfsburg, 1982). Il gigante brasiliano sta vivendo una seconda giovinezza al Wolfsburg e grazie anche alle su cinque reti (l’ultima di testa domenica scorsa contro il Colonia) i biancoverdi sono secondi con ben sei punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen. RINATO.

 

 

Ricardo Rodriguez WolfsburgTERZINO SINISTRO: Ricardo Rodríguez (Wolfsburg, 1992). Tre assist, due gol e una spinta inesauribile sulla fascia sinistra hanno fatto del 22enne svizzero un pezzo così pregiato da essere finito sui taccuini delle grandi d’Europa. Il Wolfsburg però non ha certo bisogno di cederlo e, in caso di qualificazione in Champions League, per privarsene chiederà una cifra ancora più alta (si parla di trenta milioni di euro). INESAURIBILE


Xabi Alonso Bayern MonacoCENTROCAMPISTA CENTRALE: Xabi Alonso (Bayern Monaco, 1981)
. Voluto personalmente da Guardiola, è arrivato dopo aver vinto la Champions League con il Real Madrid rimettendosi in gioco. E l’ha fatto alla grande, scendendo sempre in campo con personalità e orchestrando al meglio le perfette geometrie in possesso di palla dei bavaresi. PRECISO.

 

Robben-Lewandowski Bayern Monaco 2014 PPESTERNO SINISTRO: Arjen Robben (Bayern Monaco, 1984). Dopo aver trascinato l’Olanda in semifinale al Mondiale brasiliano, l’esterno sinistro è tornato al Bayern più in forma che mai andando in rete dieci volte raggiungendo così la doppia cifra già a dicembre. Potenzialmente potrebbe essere la sua migliore stagione a livello realizzativo, e con il campionato già archiviato Guardiola lo potrà preservare quando servirà al massimo della forma per la Champions League. MAGICO.


Bayer Leverkusen 2014 PPESTERNO DESTRO: Karim Bellarabi (Bayer Leverkusen, 1990)
. È vero, nelle ultime settimane è un po’ calato, ma il rendimento dei primi due mesi è stato stratosferico e con la Champions League di mezzo un periodo di appannamento ci può stare per un giocatore che l’anno scorso lottava per la salvezza (senza successo) con la maglia dell’Eintracht Braunschweig. Il Bayer Leverkusen è terzo anche grazie alle sue otto reti e al talento di questo 24enne entrato anche nell’orbita della Nazionale di Löw. TECNICO.

De Bruyne Wolfsburg 2014TREQUARTISTA: Kevin de Bruyne (Wolfsburg, 1991). Scartato senza pensarci troppo dal Chelsea, il talento belga si sta prendendo la sua rivincita e dopo l’ottima stagione fatta si sta ripetendo quest’anno a livelli ancora più alti: i tre gol e i dieci assist sono la dimostrazione di come il biondo del Wolfsburg sappia sempre mettere i suoi compagni nelle condizioni di segnare. ASSIST MAN.

 

Alex Meier Eintracht FrancoforteATTACCANTE: Alexander Meier (Eintracht Francoforte, 1983). Nessuno si sarebbe aspettato di trovarlo in questa TOP 11, e tantomeno in vetta alla classifica marcatori della Bundesliga. Invece il 31enne attaccante dell’Eintracht Francoforte ha stupito tutti e, sfruttando la mentalità offensiva che ha portato Schaaf ai rossoneri, ha realizzato tredici gol staccando giocatori del calibro di Leandowski e Huntelaar. SORPRESA.


Choupo Moting Schalke 04ATTACCANTE: Eric Maxim Choupo-Moting (Schalke 04, 1989)
. Parlando dell’attacco dello Schalke 04 molti pensano a un solo nome: Huntellar. Sbagliato, questa stagione il ruolo da protagonista se lo sta prendendo l’ex attaccante del Mainz (con cui è esploso nell’ultima stagione), che, dopo un periodo di ambientamento nella nuova squadra, ha infilato la palla in fondo al sacco nove volte tenendo la squadra di Di Matteo incollata alla zona Champions League. CONFERMA.


Guardiola Bayern Monaco PPALLENATORE: Pep Guardiola (Bayern Monaco)
. In tanti avrebbero meritato questo posto (penso a Hecking del Wolfsburg, Favre del Borussia Mönchengladbach e Weinzierl dell’Augsburg), ma la prima parte di campionato fatta dal Bayern Monaco è così spaventosa che non si può non premiare il lavoro fatto dall’allenatore catalano. Guardiola ha saputo migliorare il gioco rendendolo più fluido e meno prevedibile. Grandi miglioramenti ci sono ovunque, ma il risultato più clamoroso nella fase difensiva, diventata un meccanismo perfetto e che, se elusa, può comunque contare su Neuer come baluardo finale. PERFEZIONE.

RISERVE

PORTIERE: Yann Sömmer (Borussia Mönchengladbach, 1988). Il portiere svizzero arrivato dal Basilea per sostituire Tre Stegen sta confermando quanto di buono fatto con la squadra rossocrociata in passato compiendo diverse parate decisive nell’arco della stagione, sia in Bundesliga che in Europa League dove il ‘Gladbach ha chiuso il girone al primo posto e affronterà nei sedicesimi di finale i campioni in carica del Siviglia. AFFIDABILE.

DIFENSORI: Tim Jedvaj (Bayer Leverkusen, 1995). Il terzino sinistro in prestito dalla Roma sta facendo un eccellente campionato da titolare trovando anche due gol. L’anno prossimo i giallorossi avranno un’arma in più in quel ruolo. PRONTO.

Tony Jantschke (Borussia Mönchengladbach, 1990). L’intuizione vincente ce l’ha avuta quel grande allenatore che è Lucien Favre che l’ha spostato dal ruolo di laterale a quello di regista difensivo. Le sue prestazioni sono andate in crescendo e ora è una pedina inamovibile nello scacchiere del ‘Gladbach e chissà che non possa ritagliarsi spazio anche in Nazionale. MIGLIORATO.

Abdul Rahman Baba (Augsburg, 1994). Arrivato quest’estate dal Greuther Fürth, Weinzierl l’ha subito messo tra i titolari e il ghanese ha giocato tutte le diciassette di Bundesliga. Tra i protagonisti della sorprendente stagione dei bavaresi c’è sicuramente anche questo interessantissimo ventenne, capace di trovarsi subito a suo agio nella massima serie. PERSONALITÀ.

CENTROCAMPISTI: Mario Götze (Bayern Monaco, 1992). Mettere in panchina l’uomo che col suo gol ha fatto alzare la Coppa del Mondo alla Germanica potrebbe sembrare un affronto, ma altrimenti avremmo dovuto scrivere direttamente tutta la formazione del Bayern Monaco vista la stagione fatta finora dalla squadra di Guardiola. Sette reti in sedici partita certificano la crescita in fase realizzata dell’ex Borussia Dortmund rispetto allo scorso campionato. AFFERMATO.

Zlatko Junuzović (Werder Brema, 1987). L’unica nota positiva di un Werder Brema in zona retrocessione è questo esterno destro austriaco, autore dire reti e sette assist che hanno permesso ai biancoverdi di portare a casa qualche vittoria fondamentale per rimanere a galla. PREDICATORE NEL DESERTO.

Firmino (Hoffenheim, 1991). Il trequartista brasiliano è sempre più il simbolo dell’Hoffenheim. Tanta qualità al servizio di Gisdol per un giocatore su cui ormai è alto l’interesse di molte squadre europee, tra cui l’Inter. Sicuramente potrebbe far fare il salto di qualità ai nerazzurri, ma l’Hoffenheim se ne priverà solo per una cifra veramente importante. QUALITÀ.

ATTACCANTI: Robert Lewandowski (Bayern Monaco, 1988). Qualche incertezza iniziale, ma poi appena il polacco è entrato negli schemi di Guardiola non si è più fermato viaggiando a una media complessiva di un gol ogni due partite che l’hanno confermato tra gli attaccanti migliori in Europa. Le prime punte “fisiche” non hanno mai avuto troppa fortuna con l’allenatore catalano, ma Lewandowski con il suo lavoro sembra essere proprio il finanziatore giusto per questo bayern monaco dei record. CANNONIERE.

Joselu (Hannover, 1990). Sempre in rete nelle ultime cinque partite di campionato e autentico leader dell’attacco dell’Hannover. Lo spagnolo nato a Stoccarda e cresciuto nel Celta Vigo si era già messo in mostra l’anno scorso tra le fila dell’Eintracht Francoforte ma sembra essere questo l’anno della sua esplosione definitiva. TRASCINATORE.

Shinji Okazaki (Mainz, 1986). Il giapponese ha smentito chi pensava che i quindici gol realizzati l’anno scorso fossero un caso e ha già segnato otto volte. Complimenti anche al Mainz, capace di aggiudicarsi per un milione e mezzo un giocatore che ora vale almeno cinque volte tanto e che è diventato il giapponese ad aver segnato più reti nella storia della Bundesliga. I giocatori provenienti dal Sol Levante sono sempre più numerosi e di buon livello in Germania, come dimostrano anche Takashi Inui dell’Eintracht Francoforte e Gotoku Sakai dello Stoccarda. BIG IN JAPAN.

Calhanoglu-Kissling Bayer Leverkusen 2014 PPIL PROSPETTO: Hakan Çalhanoğlu (Bayer Leverkusen, 1994). Fattosi conoscere con la maglia dell’Amburgo la scorsa stagione, quando realizzò con una rete incredibile da quaranta metri contro il Borussia Dortmund, il ventenne turco sta confermando di valere tutti i quasi quindici milioni spesi dal Bayer Leverkusen per prelevarlo dalla squadra anseatica. Già quattro gol, tra cui ovviamente spiccano quelli realizzati con la specialità della casa: il tiro dalla distanza, considerato già tra i migliori di tutta la Bundesliga. TALENTUOSO.

SQUADRA TOP: Bayern Monaco. Come scritto qualche settimana fa, i numeri parlano da soli per i campioni in carica: 41 gol fatti, 4 subiti e nessuna sconfitta a fronte di 14 vittorie e 3 pareggi. ALIENI.

SQUADRA RIVELAZIONE: Augsburg. Una squadra in cui tutti si aiutano e giocano perfettamente e senza sbavature nel proprio ruolo ed ecco che l’Augsburg si ritrova a lottare per un posto in Champions League. Nessun giocatore di grandissima tecnica, ma un’organizzazione tattica impeccabile messa in campo da Weinzierl, con anche una striscia di quattro vittorie consecutive che ha fatto la differenza. AL POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO.

SQUADRA FLOP: Borussia Dortmund. Un inizio disastroso e un proseguimento forse ancora peggiore hanno portato una squadra arrivata seconda l’anno scorso all’ultimo posto dopo questo girone d’andata. Nell’ultimo mese si è visto qualche miglioramento in casa, ma in trasferta il rendimento della squadra di Klopp resta pessimo. Solo sconfitte a ottobre e quattro vittorie in totale dimostrano che non bastano certo i tanti infortuni a motivare la crisi che ha colpito i gialloneri. CONFUSIONE TOTALE.