Da Londra a Ufa, la strana storia di Emmanuel Frimpong

Dopo tante esperienze in giro per il Regno Unito, con Wenger che in tutti i modi ha provato a puntare su di lui con scarsi risultati, il possente centrocampista di passaporto ghanese e britannico Emmanuel Frimpong ha deciso di cambiare tutto nella sua vita, passando dalla caotica e affollata Londra alla folkloristica Ufa, nella regione della Baschiria. Che sia la Russia, paese controverso e pieno di bizzarrie per definizione, il luogo giusto perché riesca a recuperare a raddrizzare una (giovane) carriera che si è un po’ incupita dopo le importanti premesse iniziali?

Ufa e Frimpong, amore a prima vista- Da esordiente nella massima serie, la squadra guidata da Kolyvanov ha ben impressionato nella prima parte di stagione. conquistando 18 punti (curiosamente senza vincere mai in casa, ma conquistando i tre punti quattro volte a domicilio) in 17 partite: un bottino che consente alla squadra biancorossa di guardare al futuro con ottimismo, considerando il vantaggio di +5 sulla zona play out e un calendario che lo vede giocare in casa per ben nove volte su tredici. Per raggiungere tutto questo l’apporto di Frimpong, seppur soltanto a sprazzi a causa di alcuni problemi fisici, è stato determinante. Con la sua esperienza ha regalato ai compagni la mentalità giusta per affrontare, per la prima volta, un campionato così duro. Poche apparizioni in fase offensiva (anche se l’assist decisivo nello 0-1 di Tula è suo), tanta densità in mezzo al campo, senza alcuna paura di prendere qualche cartellino giallo (ben quattro in nove gare).

“Il russo? Conosco soltanto le parolacce”- Frimpong si è subito adattato alla nuova realtà: “Fino a agosto non sapevo nemmeno che esistesse Ufa; qui mi trovo benissimo, la città mi piace e le persone sono fantastiche.” Il contratto firmato dal britannico di origini ghanesi è di tre anni, segno che Frimpong vuole ricoprire un ruolo importante nella storia del club; a tal proposito ha cominciato a studiare la lingua: “Non chiedetemi ancora nulla però, conosco solo le parolacce….”. Un personaggio del genere mancava in una regione che non aveva mai visto il grande calcio, e in molti lo fermano per strada per una fotografia. Abituato a un club prestigioso come l’Arsenal o comunque a una realtà d’élite calcistica come l’Inghilterra, Frimpong si è fatto apprezzare per l’umiltà con cui ha voluto rimettersi in gioco cambiando tutto nella sua vita, finendo in regione così diversa come la Baschiria e in un campionato così differente come la Russian Premier League.

“Il Liverpool ha bisogno di me”-Attivissimo su Twitter, Frimpong non ha smesso di seguire la Premier League. Pochi giorni fa si è addirittura offerto a Brendan Rogers, con tanto di indirizzo e-mail allegato. Parole simpatiche anche per Arshavin: “E’ un ragazzo cordiale, l’unico difetto riguardava la sua dedizione per la corsa, pressoché nulla. Un giorno Wenger disse che in quella partita avrebbe dovuto correre e lui, in maniera secca, disse che non l’avrebbe fatto. Non è vero che il suo acquisto fu un flop, altri giocatori, costati il doppio, hanno dato la metà. In attacco giocava molto bene, il problema era quando doveva ritornare a coprire. Diciamo che la corsa non era il suo fondamentale migliore. Detto questo spero di vederlo presto qui in Russia”.

Frimpong, prima di riprendere da metà gennaio la preparazione con i compagni, festeggerà le vacanze natalizie prima a New York, per poi volare a Cipro. Un meritato momento di scarico per tornare ancora più decisivo e trascinare alla salvezza l’Ufa.