Tranquilli, non siamo ad agosto: il primo titulo 2014-15 sarà consegnato da Babbo Natale a una tra Juventus e Napoli. Non è certo l’unico bizantinismo dell’operazione in sé: per disputare l’incontro in questione, campioni d’Italia in carica e detentori della coppa nazionale si danno appuntamento presso il Jassim Bin Hamad Stadium di Doha (Qatar), “impiantino” da 15.000 spettatori sito giustappunto in altro continente (l’Asia); bizzarrie d’un calcio il cui problema, concedetecelo, non può essere Opti Oba (anzi!), bensì quelli che menano le danze. Pensiamo al pallone, anzi, alle quote, e vediamo se ci può essere qualche occasione interessante per una finale secca che rappresenta, comunque, un buon primo esame di metà stagione.
I bianconeri arrivano all’appuntamento in buona salute, forti di un passaggio turno conquistato in Champions e del primo posto in campionato: il record in stagione è 15 vittorie, 4 pareggi, 3 sconfitte, di cui una soltanto subita in ambito nazionale; 41 gol all’attivo, 11 al passivo, miglior attacco e miglior difesa della Serie A. Tra i convocati per la partita, si registrano le assenze per infortunio di Barzagli, Cáceres e Marrone, nonché quelle di Asamoah e Rômulo. Allegri conterà su una formazione comunque collaudata: l’impressione è che la trasferta venga affrontata con applicazione e il dichiarato desiderio di mettere fieno (ossia un trofeo) in cascina.
Per i partenopei, la Supercoppa potrebbe invece costituire un primo tassello in vista di una ricostruzione ambientale: la stagione è iniziata male (con la mancata qualificazione di Champions) e proseguita sulle stesse frequenze, con prestazioni alterne in Serie A e un generale senso di sfiducia, complice un mercato non di primo piano (tenere gente come Hamšík, Higuaín e Mertens non è stata, però, poca cosa) e un Rafa Benítez che sembra non riuscire a tener unito lo spogliatoio. A Doha, i campani arrivano con un record di 11 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte, 41 gol segnati (come la Juve, avendo disputato due gare in più), ma ben 27 subiti. Assenti per infortunio Zúñiga, Michu e Insigne.
Tecnicamente, ci sarebbero gli estremi per puntare dritti all’Over (per l’UO 2,5), considerando che il Napoli ricupera sì i migliori centrali arretrati, ma non è che ciò garantisca l’impermeabilità difensiva: la miglior quota che troviamo s’aggira sull’1,95 e potrebbe comunque valere un tentativo.
Quanto all’1X2 proviamo a ragionare: la Juve non è disposta a perdere, ma si sa che le squadre di Benítez (e il Napoli non fa eccezione) danno il meglio nelle partite secche, perdendo colpi con le cosìddette “piccole”. Ecco spiegato il 2,10 per la vittoria bianconera (valutazione a nostro parere assai interessante), il prevedibile 3,40 per l’X e il 3,80 per il 2: a queste quote e pur avendo qualche fiducia negli azzurri, giocheremmo dritti l’1, dato che la nostra personalissima quota sulla vittoria secca della Signora sarebbe ben più bassa. Ovviamente, occhio alle variazioni: se il Napoli arrivasse a 4,00, il discorso cambierebbe, idem se il pareggio (sempre dietro l’angolo in fatto di finali) toccasse quota 3,50, opzione però alquanto improbabile.
Doppia Chance: a 1,78, l’X2 può essere attraente, magari come giocata di copertura.
Risultato esatto: ovviamente, per provare questa scommessa è necessario avere un’idea di che tipo di partita vedremo; trattandosi di una finale abbastanza “aperta”, l’imbarazzo cresce non poco. Il 2-0 juventino, opzione per noi possibile, a 9,50 non è attraente, quindi, spulciamo tra le altre opzioni: già un 3-1 a 16 (con equilibrio per tre quarti di gara e knock out juventino nell’ultimo quarto d’ora) risulterebbe più allettante.
Avendo, dunque, immaginato un certo sviluppo, addentriamoci in giocate dalla maggior articolazione: l’X-1 a 5,50 nel Parziale/Finale non spiace affatto, così come il 4,20 per l’1+Goal (vittoria Juve al 90′ con entrambe le squadre a segno).
Non resta, quindi, che salutarci: buona fortuna con le vostre scommesse e, visto che ci siamo, buone feste imminenti!