È un Roberto Mancini stanco quello che arriva in conferenza stampa dopo Inter-Lazio. Difficile dire se fosse più sollevato, stremato, contento o rammaricato per una partita che, forse, avrebbe anche potuto vincere. Le prime domande sono subito sul cambio tattico appena prima dell’intervallo, con l’ingresso in campo del Pitbull Medel.
“Non credo sia questione di Medel o non Medel, non penso che l’assetto o il modulo mutino qualcosa di sostanziale. Il gol subito dopo 2′ ci ha cambiato l’interpretazione della gara, non tenevamo palle in attacco, non abbiamo avuto intensità, eravamo troppo larghi. Nel secondo tempo è poi cambiato tutto. Recuperare autostima nella prossima gara anche se c’è la Juventus? Che noi incontriamo i bianconeri non è detto che cambi qualcosa, una partita è sempre una partita e si può vincere. Continuiamo a subire gol su errori che non dovremmo fare. Poi, in mezzo alle cose sbagliate, continuiamo a infilare cose ottime. Ma dobbiamo continuare a lavorare bene, solo in quel modo si può crescere e migliorare“.
Tocca poi a un caso dell’Inter degli ultimi tempi: “Guarín? Ho sentito che è stato fischiato quando è uscito. Credo che dipenda da noi che i fischi diventino applausi, penso che i tifosi abbiano tutti i diritti di fischiare o applaudire. Sta a noi mutare i fischi in applausi, è anche stimolante, una bella parte del nostro mestiere. Abbiamo cercato di iniziare la gara allargando il fronte d’attacco e non ha funzionato, quindi abbiamo dovuto cambiare in corsa. Subito dopo il gol la Lazio ha chiuso gli spazi e non siamo riusciti a pungere e quindi qualcosa andava fatto. L’ho fatto“.
Infine l’immancabile chiosa sul mercato imminente: “Lucas Leiva? Penso sia un grande giocatore, potrebbe fare al caso nostro ma gioca in una grande squadra come il Liverpool e non penso che sia arrivato lì per caso né tanto meno che i Reds se ne privino facilmente, non sarebbe semplice arrivarci. Certamente è un giocatore d’esperienza che potrebbe aiutare piuttosto bene i nostri giovani. Bonazzoli? Un giovane in cui crediamo, ha voglia di migliorarsi e avrà altre chance di fare esperienza in prima squadra e di fare sempre meglio. Sicuramente non possiamo pensare che cambi la partita da solo“.