Un sabato mondiale

Mondi diversi si incontrano, in un rettangolo verde. Oggi è il gran giorno del Mondiale per Club, che entra nel vivo con le partite dei quarti di finale.

Non se ne parla tantissimo – forse se ne parlerebbe di più ci fosse un’italiana di mezzo, al solito – ma il trofeo che assegna il titolo iridato per squadre di club alzerà questo sabato il numero di giri, farà sentire a calciatori e allenatori la pressione dei grandi appuntamenti.

In verità San Lorenzo e Real Madrid, che col precedente formato si sarebbero affrontati direttamente per l’Intercontinentale (ma quanto mondiale sarebbe stata?) entreranno dal prossimo turno, ma già da ora le squadre campioni delle varie confederazioni si metteranno in gioco e in discussione, in due sfide di carattere, stile, cultura del calcio.

Si gioca oggi, dal pomeriggio in poi; alle 17 Setif-Auckland testerà anche la resistenza e la tenuta atletica di una squadra costretta mercoledì a supplementari e rigori, mentre alle 20:30 la prima squadra australiana capace di far sua la Champions League asiatica partirà senza i favori del pronostico, anche per le vicissitudini dell’ultima settimana fuori dal campo. A noi abituati alle cifre del calcio europeo minacciare uno sciopero per l’iniqua redistribuzione di ricavi e premi può sembrare un obsoleto anacronismo, ma dall’altra parte del pianeta il calcio viaggia su cifre più umane, tanto che anche il paio di migliaia di dollari fa tutta la differenza.

L’eliminazione, in verità sorprendente, dei padroni di casa marocchini del Moghreb Tétouan da parte dei neozelandesi dell’Auckland City ci ha regalato un tabellone di sole squadre campioni continentali, di sole regine. Lo stesso turno preliminare ha zittito 35 mila spettatori festanti e forse troppo anticipatamente proiettati verso il derby d’Africa con gli algerini dell’ES Sétif. È stato un preliminare in apnea, per un football essenziale e poco spumeggiante, ma fiero rappresentante di mondi diversi.

Dall’altra parte del tabellone, i campioni d’Asia dei Western Sydney Wanderers aspettano il Cruz Azul, quotata squadra campione della CONCACAF Champions League. Chi segue MLS e tornei nordamericani riporta che i club statunitensi prendono poco sul serio questa coppa – per via delle trasferte già chilometriche in campionato – ma i messicani si presentano all’appuntamento con le carte in regola per regalarsi una semifinale contro Cristiano Ronaldo. Contro Casillas, Sergio Ramos, Bale e tutti gli altri.

O contro Chicharito Hernández, messicano eroe dei due mondi che si incontrano, che racconteranno di qui al 20 dicembre del calcio come linguaggio universale.

Buon Mondiale per Club a tutti allora, nella speranza che trovi spazio e visibilità anche prima delle regine di Libertadores e Champions League.

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Matteo Portoghese