MP Istantanee presenta… Wilfried Hannes, oltre l’ostacolo

Negli anni ’70 e ’80 si fece valere in Bundesliga un brillante difensore, che ebbe solo la sfortuna di trovarsi davanti diversi colleghi di valore nella Nationalmannschaft. E che gli lasciarono poche briciole. Ma questo non sminuisce la sua ottima carriera. Che, alla luce di un serio problema di salute, al giorno d’oggi non sarebbe potuta esistere. Storia di Wilfried Hannes, leggenda del Borussia Mönchengladbach.

Esordi in provincia

Nato a Düren (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 17 maggio 1957, cresce nella sua città con le casacche di Sportfreunde Düren e Düren 99. Ha grande determinazione, il giovane Hannes. Vuole sfondare nel calcio nonostante la vita gli abbia teso un vile tranello quando era ancora un bimbo:  un tumore alla pupilla dell’occhio destro lo rende per metà cieco. Viene utilizzato nei primi anni in attacco: un’attitudine offensiva che riemergerà chiaramente durante la carriera.  Tuttavia, viene spostato al centro della difesa e da lì si consacrerà tra i migliori giocatori tedeschi. Nel 1975 mette gli occhi su di lui una delle grandi potenze del periodo: il Borussia Mönchengladbach. Nella sua prima stagione (1975-76) contribuisce, sebbene in minima parte, all’accoppiata Bundesliga-Coppa UEFA.

 

 

 

 

 

Consacrazione

La maglia da titolare gli si attacca sulla pelle a partire dal torneo successivo, grazie alla fiducia del tecnico Weisweiler. Il libero Hannes si erge a baluardo della difesa e non disdegna la battuta a rete, sia nel gioco aereo che nelle conclusioni da lontano. Conquista altre due volte lo “Schale”  nei due anni seguenti e nuovamente la Coppa UEFA nel 1979. Arriva vicinissimo ad altri trofei di grande prestigio: perde infatti le finali della Coppa dei Campioni 1977,  la Coppa UEFA 1980 e la Coppa di Germania 1984. Le sue incursioni in avanti sono frequenti e pericolose. Nella Bundesliga 1980-81 diventa addirittura capocannoniere del Borussia con 16 centri. La Nazionale ed il C.T. Derwall si decidono a dargli una chance.

 

 

 

 

 

 

 

 

Poco spazio in bianco

In quel periodo Derwall preferisce schierare al centro della difesa i fratelli Bernd (a volte schierato a destra) e Karl-Heinz Förster con Stielike a protezione. Per Hannes la prima esperienza è nel Mundialito 1980, dove però non scende mai in campo. Il debutto arriva il 1° aprile 1981, a Tirana contro l’Albania. Gara valida per le qualificazioni al Mondiale spagnolo. Subentra al 74° a Karl-Heinz Förster. Derwall lo schiera più volte nell’undici iniziale prima del torneo iridato, ma alla fine lo convoca tra i 22 e Hannes non giocherà un solo minuto. Una grande delusione. Indossa l’ultima volta la maglia bianca nella prima amichevole post-Mondiale e chiude con 8 presenze (tra il 1979 ed il 1980 disputò 6 gare con una rete nella squadra B).

 

 

 

 

 

 

 

Ritiro e panchina

Dopo 11 anni nel Borussia, lascia il club per trasferirsi allo Schalke 04 dove gioca tra il 1986 ed il 1988. Chiude in Svizzera dove veste i colori di Bellinzona ed Aarau. Il suo score racconta di 351 presenze e 68 reti in campionato. La sua prima panchina è con l’Alemannia Aachen per un triennio in terza serie. Poi Rhenania Wurselen e GFC Duren. La sua attuale squadra, che ha guidato dal 1999 al 2003 e poi dal 2004 ad oggi, è il Borussia Freialdenhoven (quinta divisione).