Mondiali Femminili 2015: alla ricerca del “gruppo della morte”

Ogni manifestazione che si rispetti ha il suo “gruppo della morte”. È il modo in cui viene chiamato il raggruppamento più difficile (equilibrato?), quello che ospita le formazioni più forti e accreditate.

Successe, ad esempio, a Brasile 2014, dove una Spagna in piena crisi venne accoppiata al Cile e all’Olanda, oltre alla piccola Australia, per un’eliminazione che forse un girone meno impegnativo avrebbe evitato. Ma anche Italia, Inghilterra e Uruguay facevano – per blasone e qualità dei convocati – un bel girone di ferro, eppure a passare fu la sorprendente Costarica, a riprova che nel calcio non c’è nulla di scontato e le partite vanno giocate tutte seriamente, sino in fondo.

Proprio l’esempio della Costarica, pazzesca sorpresa di un girone tradito da azzurri e leoni inglesi, può tirar su il morale dell’Australia femminile, inserita nel più classico dei gruppi della morte dal sorteggio di Canada 2015. I Mondiali Femminili si preannunciano molto combattuti, perché i top team hanno passato gli ultimi anni a programmare e prepararsi per l’appuntamento, momento indimenticabile nella carriera di ogni calciatrice coinvolta. Le Matildas – che confermando la splendida abitudine australiana di usare un nickname diverso per ogni nazionale – parteciperanno al Gruppo D, insieme a Stati Uniti, Nigeria e Svezia. Se la sfida con le nigeriane il 12 giugno a Winnipeg sembra abbordabile, di ben altro livello sono le statunitensi e le svedesi, squadre al vertice nei relativi continenti e decise a puntare al bersaglio grosso.

Allargando lo sguardo agli altri gruppi, il Canada padrone di casa se la vedrà con Nuova Zelanda, Cina e Olanda, che ha eliminato l’Italia nello spareggio playoff ed è stata l’ultima del Vecchio Continente a guadagnare il biglietto per il Nord America. Occhio alla Spagna – nostra avversaria nelle qualificazioni – accoppiata a Brasile, Costarica e Corea del Sud, mentre è interessante l’incrocio tra Francia e Inghilterra nel Gruppo F, in una replica di Euro 2013.

La più grande speranza europea resta la Germania, reduce dall’oro in Svezia e sostenuta dal dominio delle sue squadre di club nella UEFA Women’s Champions League.

Riuscirà il Giappone campione del Mondo – inserito nel Gruppo C in compagnia di Camerun, Ecuador e Svizzera – a rivivere l’epopea del 2011? Lo scopriremo dal 6 giugno al 5 luglio 2015 in Canada, sperando sia un altro “mondiale dei mondiali”.

Mondiali di Calcio Femminile – Canada 2015

Gruppo A: Canada, Nuova Zelanda, Cina, Olanda

Gruppo B: Germania, Costa d’Avorio, Tailandia, Norvegia

Gruppo C: Giappone, Camerun, Ecuador, Svizzera

Gruppo D: Stati Uniti, Nigeria, Australia, Svezia

Gruppo E: Brasile, Costarica, Corea del Sud, Spagna

Gruppo F: Francia, Messico, Colombia, Inghilterra