Napoli, Benítez: “Voglio recuperare Hamšík e per questo domani giocherà”
Rafael Benítez parla in vista della partita tra il suo Napoli e lo Slovan Bratislava che chiude il girone di Europa League. Gli azzurri sono già qualificati ai sedicesimi di finale, ma l’allenatore spagnolo vuole il primo posto.
Tra i tanti temi trattati, il primo è quello riguardo alla deficitaria condizione attuale di Hamšík.
“Voglio recuperare Hamšík ma per farlo posso lasciarlo in panchina e parlarci o farlo giocare e farlo tornare al suo livello. Per questo domani giocheranno Hamsik ed altri dieci”.
Sui cali di concentrazione del Napoli, ultimo in ordine di tempo quello di domenica scorsa contro l’Empoli.
“Non è facile spiegare i black out, dopo tanti anni sappiamo che può succedere e dobbiamo lavorare di più. Parliamo coi ragazzi, ci alleniamo, lavoriamo di gruppo e coi singoli. Che dobbiamo fare? Lavorare di più, è semplice”.
Sul Liverpool, arrivato terzo nel suo girone di Champions League e dunque retrocesso in Europa League.
“Giocheremo contro di loro se così dirà il sorteggio, non dico niente. Ieri ho visto loro e pure la Juventus”.
Sui gol subiti finora, sei in più dello scorso anno.
“Dopo ogni partita, chiedo al mio staff la sua opinione. Io ascolto tutti e dopo analizzo insieme agli altri. Abbiamo dimostrato il nostro livello, il tipo di calcio che ci permette di vincere, con 78 punti abbiamo fatto il record di punti della storia del Napoli. Ora abbiamo problemi nel trovare equilibrio ma ho fiducia e siamo in fase di crescita e faremo molto meglio. Preferisco vincere 3-0 o 3-2 che 1-0 chiuso e in ripartenza”.
Coppa Italia, Europa League o Supercoppa?
“Vincere con lo Slovan e guardare avanti”.
Sulla possibilità di promuovere titolare Andújar.
“Ci abbiamo pensato, abbiamo analizzato vantaggi e svantaggi ma abbiamo dato fiducia a Rafael. Non vuol dire che non l’abbiamo in Mariano, ma Rafael è giovane, di futuro e qualità, per questo l’abbiamo data a lui”.
Sulle critiche ricevute.
“Ho spesso parlato di equilibrio. Contro l’Empoli potevamo vincere, se avessimo fatto gol all’inizio sarebbe cambiato tutto. Dobbiamo lavorare ma non succede nulla di grave, il punto ora è vincere le prossime di campionato ed in tre settimane cambia tutto”.
Sul futuro.
“Scudetto e poi Commissario Tecnico della Spagna? Queste cose non si possono garantire, mai. Per far diventare una società di un certo livello, bisogna vincere tanto durante gli anni. La prima è lavorare tutti insieme perché un pari o sei punti di svantaggio non facciano cambiare un progetto. Ci deve essere la possibilità di avere la stessa idea di calcio per un traguardo importante”.