La LFP (Liga de Fútbol Profesional) denuncerà oggi il Barcellona a causa degli insulti di un gruppo di ultras contro l’Espanyol. Pochi giorni fa anche il Real Madrid era stato denunciato per gli insulti nei confronti di Messi e della Catalogna.
Nella Liga spagnola si respira un clima un pesante sul fronte delle tifoserie, in particolar modo dopo l’uccisione dell’ultras del Deportivo la Coruña Jimmy in seguito agli scontri avvenuti prima della partita tra l’Atlético Madrid e il Deportivo. Per quanto riguarda il Barcellona, sarebbero stati riscontrati alcuni cori offensivi (provenienti dalla zona Gol Sur del Camp Nou) nei confronti dei rivali dell’Espanyol. Per tale motivo il presidente della LFP, Javier Tebas, presenterà oggi la sua denuncia alla squadra catalana.
Anche il Real Madrid è stato denunciato da Tebas per insulti diretti contro Messi e la Catalogna durante la sfida contro il Celta Vigo. Dopo aver appreso della denuncia, la società madridista ha immediatamente espulso 17 tifosi, ma ciò non è servito a far cambiare idea a Tebas, cosa che ha infastidito e non di poco il presidente Florentino Pérez.
Javier Tebas ha messo in atto un piano anti-ultras, che ha l’obiettivo di estirpare i vari gruppi pericolosi all’interno delle tifoserie, ma ammette di aver sbagliato a non pensarci prima: “Quando sono arrivato in presidenza, ho sbagliato a non considerare questo problema come uno dei più importanti del calcio spagnolo. Non voglio sbagliare di nuovo”.
Le misure anti-violenza previste nel piano di Tebas entreranno in vigore a partite dal 15 dicembre, dunque nel caso in cui il Comité de Competición (che nella giornata di domani analizzerà le denunce) dovesse ritenere tali atti come un’infrazione, punirebbe le squadre con una sanzione economica.
Inoltre, la LFP analizzerà altri due casi, ovvero gli insulti lanciati da un gruppo di tifosi in Betis-Mallorca e Rayo Vallecano-Siviglia.