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Hellas Verona, Mandorlini: “Il momento è difficile ma dopo 5 anni alla grande doveva capitare”

Andrea Mandorlini, allenatore dell’Hellas Verona, al termine della sfida tra i gialloblù e la Sampdoria terminata con il risultato di 1-3, si è presentato davanti ai giornalisti per la solita conferenza stampa post partita.
Queste le sue principali dichiarazioni:

Credo che il 2-1 di oggi abbia condizionato la partita e il 3-1 l’abbia chiusa. Però quando dopo poco rimani in inferiorità non è facile, la squadra ha dato tutto ciò che aveva. La gara, ripeto, è terminata sul 3-1. La partita è stata subito in salita ma le salite iniziano a essere un po’ troppe.

In Serie A capita di avere serie negative come queste. Il nostro rammarico più grosso è di avere pochi cambi; l’episodio del rigore è capitato, non voglio assolutamente dare la colpa a Tachtsidis per la palla persa. Lui è un giocatore importante, mette in campo sempre cuore ed entusiasmo. La vittoria manca, terribilmente, credo sia l’unica medicina possibile.

Il tandem Toni-López? Credo non si possa dire niente del carattere di tutti i nostri giocatori, purtroppo commettiamo qualche errore che poi paghiamo caro. Quello che conta è il risultato e il risultato al momento non arriva.

Finali con Udinese e Chievo? Sono partite fondamentali ma è già da un po’ che sento dire che dobbiamo affrontare delle finali.

In questo momento i nostri limiti vengono messi più in evidenza. Anche le altre squadre hanno limiti, solo che magari al momento non vengono messi a nudo.

Una squadra muta con l’arbitro? Direi di no, i nostri ragazzi soffrono la mancanza di risultati, in questo momento siamo un po’ paurosi. Dobbiamo vincere le nostre paure.

Nel finale ci siamo messi in campo con un 3-4-2, ho inserito Nenê perché magari potevamo avere qualche opzione con le palle alte. In questo momento abbiamo pochi cambi e dobbiamo sforzarci tutti per dare una mano, Toni e López hanno giocato grazie a delle infiltrazioni. Erano 5 anni che le cose andavano bene, un momento così doveva capitare. Ed è anche bello, perché sarà bello saltarne fuori.

Il 3-5-2 visto oggi? Non lo so se lo riproporrò a Udine, perché Márquez non ci sarà. Inoltre mancano molti giorni a questa gara, c’è tempo per pensarci.

Un’eventuale terza punta? Eravamo in 10, sul 2-1 magari si poteva fare, sul 3-1 rischiavamo troppi contropiedi e ho pensato che non ci fossero molti margini per rimettere in piedi la partita. Ho deciso io, e continuerò a farlo finché toccherà a me.