Terzo posto affittasi. Astenersi perditempo

Con la corsa all’oro che si fa sempre più avvincente, complice soprattutto una Juve con la testa alla Champions – e vorrei ben dire, visto che martedì contro l’Atlético si gioca una buona fetta, economica e calcistica, della stagione – le attenzioni di questa domenica pallonara sono tutte per il terzo posto. Quel fatidico posticino al sole che garantisce un preliminare nella coppa dalle grandi orecchie. Mica pizza e fichi.

Dopo tredici turni di campionato, però, la terza piazza della graduatoria è ancora in cerca di padrone. La cosa più “divertente”, e avvincente allo stesso tempo, è che per contare le pretendenti non bastano le dita di una mano: Napoli, Genoa, Sampdoria, Milan e Lazio sono racchiuse in tre punti. E, anche se un po’ in ritardo, c’è pure l’Inter del Mancio da tenere in conto, se non altro per il tasso tecnico di cui dispone.

Seguendo il leitmotiv della corsa al terzo posto, la gara più importante della giornata si gioca a Genova fra il Grifone e il Diavolo. Sorprendente se si pensa che nemmeno il tifoso genoano più accanito, tre mesi fa, avrebbe sognato un Genoa-Milan da Champions. Non sarà facile per i ragazzi di Gasp, reduci da una deludente eliminazione dalla Tim Cup, perché di contro ci sarà un Milan incapace di perdere in trasferta e con un Ménez in forma strepitosa.

Chi sicuramente potrà approfittare del calendario è il Napoli di Rafa Benítez, impegnato al San Paolo contro l’Empoli in una sfida sulla carta facile (ma attenzione: lo era anche quella contro il Cagliari). Gli azzurri, inoltre, possono mettere pressione alle inseguitrici, visto che giocano alle 12:30. Oltre ai tre punti, l’altra missione della giornata è il “recupero” di Dries Mertens, impiegato col contagocce dal tecnico spagnolo e vera delusione dell’attacco partenopeo in questo inizio di campionato.

Nella corsa al terzo posto è iscritta anche la Lazio di Stefano Pioli, impegnata al Tardini contro un Parma fanalino di coda e in piena crisi di risultati. Gara facile? Niente affatto: i ducali sono in grande difficoltà, ma prima o poi dovranno iniziare a reagire e fare punti. Facile pensare, dunque, a una gara molto combattuta sul piano fisico, con una Lazio che non vince dalla decima giornata (4-2 col Cagliari) e che arriverà a Natale senza Antonio Candreva, messo k.o. da una lesione muscolare alla coscia destra.

Chiude la giornata l’Inter di Mancini, impegnata nel posticipo contro l’Udinese. Si tratta del ritorno a San Siro del tecnico di Jesi, almeno in campionato, visto che in EL ci ha già giocato (2-1 al Dnipro). L’avversario è l’ex Stramaccioni, tanto criticato a Milano, quanto osannato in quel di Udine. Esame niente male, dunque, per il Mancio, chiamato a vincere dopo il periodo di magra contro Milan e Roma e in cerca di risposte dal nuovo assetto difensivo, impegnato contro un “nonnetto” da 200 gol in A, e dall’attacc0, dove c’è particolare curiosità sulla situazione Icardi, relegato in panchina contro la Roma e in cerca di riscatto stasera contro l’Udinese.

Non ci sarà il titolo in palio, ma alle spalle di Juve e Roma c’è un terzo posto che stuzzica e merita un padrone. Chi si fa avanti? Astenersi perditempo.

 

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Francesco Cucinotta