Apriamo lo spazio settimanale dedicato alla A-League con una notizia che, mesi fa, ci avrebbe fatto sorridere e poco altro. I Brisbane Roar campioni d’Australia hanno esonerato Mike Mulvey, scegliendo l’olandese Frans Thijssen come nuovo allenatore.
La notizia, di suo, colpisce ma non stupisce, perché il mondo del calcio ci ha abituato a vedere storie e situazioni cambiare nel giro di pochi mesi, ma a incuriosire sono le motivazioni del licenziamento. Come riporta la stampa australiana, l’ex allenatore di Gold Coast United e Melbourne Victory femminile è stato sollevato dal suo incarico non per i risultati (deludenti), ma in quanto non in linea con la filosofia del club.
Ora, dal calcio attuale possiamo aspettarci tutto e il contrario di tutto ma resta paradossale un esonero motivato da ragioni culturali e legate alla tipologia d’allenamento, quando sarebbe stato più comodo dire semplicemente che è inaccettabile che un club di blasone e che si fregia del titolo languisca nelle zone meno nobili della classifica, con soli 3 punti raccolti sui 18 disponibili. Nell’ultima giornata all’AMII Park è arrivato un ko coi Victory (1-0), che in circostanze normali sarebbe stato sopportabile ma con la crisi in atto rischia di far salpare il treno della A-League che conta.
“Non abbiamo nulla da nascondere – ha dichiarato Sean Dobson, CEO di Brisbane – Alla fine della scorsa stagione io e Mike ci siamo seduti e davanti a una pinta di birra ho fatto il punto sul nostro percorso come club. Eravamo campioni in carica, ma non eravamo felici degli allenamenti: i risultati non sono tutto, c’è dell’altro. Certi stravolgimenti alla nostra filosofia e identità non è accettabile, abbiamo le idee chiare su ciò che vogliamo come squadra e società. Sì, ottenevamo eccellenti risultati ma ciò non poteva voler dire cambiare noi stessi”.
Dietro, reggono il passo Adelaide United, Melbourne Victory e Sydney FC e possiamo dire con serenità che la settima giornata ha cementato la classifica di chi in questo scorcio iniziale di 2014-2015 si è espresso meglio, senza ritardi di preparazione e troppe battute d’arresto: il pragmatismo al potere. Lo stesso Sydney FC migliora di settimana in settimana e l’1-2 in trasferta sul campo del Melbourne City è colpo da squadra ambiziosa, che poco si cura del momento di forma degli avversari e punta ai playoff passando per la porta principale.
Manca ancora l’appuntamento con la vittoria, infine, Western Sydney: l’1-1 al Parramatta Stadium contro un Newcastle organizzato ma nulla più è un altro campanello d’allarme. I Wanderers, campioni d’Asia stravolti nel corpo e nella mente, sono un vorrei ma non posso, un progetto tecnico che rischia di naufragare per la troppa fatica accumulata in coppa: dolci problemi se si alla AFC Champions League che splende in bacheca, ma sempre di crisi si tratta.
Hyundai A-League – 7/a giornata
Melbourne Victory-Brisbane Roar 1-0
Perth Glory-Wellington Phoenix 2-1
Western Sydney Wanderers-Newcastle Jets 1-1
Melbourne City-Sydney FC 1-2
Central Coast Mariners-Adelaide United 0-2
CLASSIFICA: Perth 18, Adelaide 17, Melbourne Victory, Sydney FC 15, Wellington 9, Melbourne City 6, Central Coast Mariners 5, Brisbane, Newcastle 3, Western Sydney 2