Matthias Sammer: “Ho rischiato di morire per un intervento al ginocchio”

Dopo più di 17 anni dal suo addio al calcio giocato, l’ex difensore tedesco Matthias Sammer – attuale direttore sportivo del Bayern Monaco – è tornato sull’episodio che ha sancito la fine della sua carriera, svelando un retroscena che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.

Nell’ottobre del 1997 Sammer, fresco vincitore del pallone d’oro, veniva ricoverato presso una clinica di Berlino per un intervento al ginocchio. Un’operazione di routine, che assunse una piega inaspettatamente pericolosa a causa di un batterio denominato MRSA, acronimo di Staphilococcus aureus resistente alla meticillina – un microrganismo capace di resistere agli antibiotici di uso comune.

“I medici parlarono con mia moglie – ha raccontato al settimanale tedesco Die Zeit – e le diedero poche speranze preparandola al peggio. Solo molto più tardi lei me lo ha rivelato. Tutte le alternative erano grigie e che tutto tornasse come prima era una possibilità remota.

Fortunatamente Sammer riuscì a guarire dall’MRSA, ma la sua carriera da calciatore era ormai finita: Avrei potuto continuare per altri quattro o cinque anni. Adesso non posso correre con i miei figli. Ma la quotidianità con la mia famiglia e una vita nel mondo del calcio rappresentano la mia bussola e mi fanno felice”.

Un epilogo comunque a lieto fine per lo sportivo di Dresda, che nonostante la fine prematura della sua carriera agonistica è riuscito a togliersi numerose soddisfazioni: oltre al pallone d’oro del 1996, Sammer può fregiarsi di cinque titoli tedeschi (di cui due della Germania Est), una Coppa dei Campioni (con il Borussia Dortmund, nel 1997) ed un Europeo con la sua Germania (Inghilterra 1996). Niente male per uno che si è ritirato a soli trent’anni: ma un campione lo si vede anche da questo.