Olanda-Italia e una qualificazione mondiale da conquistare. Tutto in due partite, andata e ritorno senza un domani: chi vince prepara le valigie per Canada 2015, chi perde resta a casa. La doppia sfida, in programma sabato pomeriggio (18:30) e giovedì sera (20:30) e trasmessa in diretta dai Rai Sport e Rai Sport 2, vale tantissimo per entrambi i movimenti, perché un accesso alla Coppa del Mondo darebbe uno scossone al sistema e attirerebbe l’attenzione dei media.
A ridosso della sfida di andata di Den Haag, abbiamo contattato Antonio Cincotta, allenatore specializzato nel calcio femminile con esperienza nazionale e internazionale (U.S.A.), formatore C.O.N.I. nonché docente nazionale Coerver Coaching (metodo di specializzazione tecnica fondato dalla scuola olandese dell’ Ajax). Insieme abbiamo provato a presentare l’impegno che attende la Nazionale, presentando l’Olanda e i suoi punti forti.
Olanda-Italia. Ce la possiamo fare?
L’Olanda non ha mai disputato un mondiale anche se nell’europeo del 2009 ha centrato un bronzo che lascia intendere che c’è anche per loro un momento di crescita del settore. Direi che come tradizione l’Italia non ha nulla da temere rispetto alle orange.
Quali sono le differenze tra i due movimenti?
L’Olanda presenta un attacco capace di realizzare molto, nel girone di qualificazione ha segnato ben 30 reti, mostrandosi costante in fase realizzativa. Al netto di questo dato, se analizziamo i percorsi di avvicinamento alla finale dei playoff, l’Italia ha la difesa meno battuta tra le seconde classificate nei gironi, con sole 5 reti al passivo.Vero poi, che Gabbiadini e Panico non sono seconde a nessuno, pertanto la nostra nazionale saprà impensierire la loro retroguardia. Non si può ridurre il calcio a numeri e statistiche, ma questi indicatori ci dicono che tra le due realtà c’è sostanziale equilibrio. È presumibile chi sarà più attento alle piccole situazioni potrà aggiudicarsi l’accesso al Mondiale. Conterà tantissimo essere pronti mentalmente ed elaborare lo stress da sfida determinante.
Ho visto la ripresa della gara di ritorno con la Scozia e la giovanissima Vivianne Miedema aveva sfoggiato qualità pregevoli. Classe 1996, la sua storia racconta che portò l’Olanda Under 19 a vincere il titolo europeo nel 2014, segnando molte reti. Contro le scozzesi ha giocato titolare, e con la sua velocità ha creato diversi pericoli.
Sperando in un risultato positivo all’andata, ti aspetti una buona risposta di pubblico a Verona?
Molto lodevole la strategia di consentire un accesso gratuito, spero che a verona ci sia un tripudio dei tifosi. Io sarò presente.
Secco, da addetto ai lavori: come finisce?
Spero con tutto me stesso che le azzurre ci regalino una grande gioia, la seconda dopo la recente epica avventura delle azzurrine Under 17. Disponiamo di una rosa forte, ben allenata e piena di ragazze di straordinaria qualità. Ci credo.