Serie A Femminile 2014-2015, Verona-Riviera di Romagna: le parole del dopo gara
Dopo la vittoria per 2-1 del Verona in casa contro una Riviera di Romagna che ha fatto una grande prestazione senza però portare a casa punti, è logico che mister Enrico Buonocore abbia l’amaro in bocca: “Sono molto amareggiato per il ko di sabato contro l’AGSM Verona perché la squadra ha fornito una prestazione di grande valore ed all’intervallo mi sono molto arrabbiato, perché abbiamo creato almeno 4-5 limpide occasioni per mettere a segno il raddoppio, mentre abbiamo chiuso solamente 1-0 e quando giochi fuori casa contro formazioni del livello del Verona, che punta decisa a vincere lo scudetto, non si possono sciupare certe opportunità, perché poi si viene puniti come è successo a noi. Il Verona è una squadra fortissima, ma noi sabato siamo stati più bravi e mi dispiace per le ragazze che sono uscite sconfitte e non lo meritavano: nella sosta dobbiamo essere bravi a recuperare importanti energie fisiche e mentali e prepararci per la sfida interna contro il Como 2000 e per i successivi scontri diretti, dove dobbiamo diventare più cinici in zona gol e mantenere alto il livello dell’attenzione per tutti e novanta i minuti, per centrare vittorie importanti e migliorare una classifica che ritengo sia bugiarda per quanto fatto vedere dalla squadra in queste prime sei giornate, giocando alla pari anche contro alcune delle formazioni più attrezzate della massima serie”.
Arrabbiato, nonostante la vittoria, è anche mister Longega: il suo Agsm Verona non l’ha convinto, se non in qualche frangente nella ripresa. Il tecnico gialloblu è soddisfatto solo del risultato e dei tre punti, strappati a otto minuti dal termine, ma non della prestazione: “Avevamo troppe calciatrici fuori fase. Siamo partite malissimo, andando in svantaggio dopo cinque minuti e rischiando di subire il raddoppio in più occasioni. Ma, per fortuna, siamo riuscite a rimanere in gara. Nella ripresa, poi, la squadra è scesa in campo con un altro spirito: non è stato un bel Verona, però almeno ha messo anima, cuore, volontà e grinta, raddrizzando la sfida in qualche modo. Non abbiamo dimostrato quasi nulla di buono, se non quell’attimo di determinazione e volontà nel secondo tempo. Non siamo state mentalmente e fisicamente all’altezza. Mi auguro che tali approcci e queste prestazioni negative finiscano: se giochi così, non sempre hai la forza di raddrizzare una partita. Voltiamo subito pagina. È una vergogna che un club con le nostre potenzialità offensive, sia andato poche volte alla conclusione. Fortunatamente, davanti abbiamo grandi qualità e campionesse che sono riuscite a segnare due gol. Tuttavia, l’Agsm non deve essere questo. Se le nostre calciatrici di punta non sono in giornata o non ci sono, andiamo in difficoltà. Purtroppo non siamo ancora una squadra: chi viene a Verona, deve capire cosa vuol dire stare qui. E non solo a livello di gioco, ma anche nel modo di gestirsi a 360°. Serve più grinta e cattiveria da parte di tutte: o si entra velocemente in questa mentalità, oppure c’è chi mi farà compagnia in panchina».