Dopo un primo tempo dalle poche emozioni e preoccupante sul piano del gioco, l’Inghilterra esce alla distanza e piega una Slovenia rinunciataria e poco creativa. Succede tutto nella ripresa: Henderson insacca alle spalle del suo portiere, Rooney si procura e trasforma un rigore e Welbeck chiude i conti con una doppietta delle sue. Per gli inglesi è un 3-1 che vale la migliore classifica possibile, ma restano le perplessità sul progetto di Hodgson.
Il pubblico di Wembley, tutt’altro che rumoroso, si limita ad applaudire o mugugnare, senza il reale trasporto del tempio di una volta. In verità gli applausi sono giustamente pochi, perché il primo tempo dell’Inghilterra non vale il proverbiale “costo del biglietto”. Soprattutto Wilshere, l’uomo designato da Hodgson per regia e tessitura delle trame di gioco, si nasconde e costringe Henderson – mediano di quantità ma dai piedi limitati – a una giocata che non gli appartiene. La manovra è conseguentemente lenta e scontata, e si scontra con la densità di una Slovenia venuta a Londra col solo scopo di cercare un punto: missione non impossibile nel primo tempo, anche perché Rooney e Welbeck si pestano i piedi, Sterling è il fantasma di sé stesso e Lallana non illumina. Handanovič, praticamente disimpegnato, è impensierito solo dai tiri da fuori di Sterling e Welbeck, la cui mira non è delle migliori.
Nella ripresa, all’Inghilterra basta poco per cambiare ritmo ma gli sloveni, abbottonati e concentrati in una fase difensiva, la sbloccano in modo casuale: dove non riescono gli attaccanti ci pensano i centrocampisti (altrui) ed Henderson, sulla difesa di un calcio piazzato, batte Hart di testa e gela tutti. Questo accade al 58′ ma c’è poco tempo per aggiornare il tabellino: Rooney, da vero leader, si carica finalmente la squadra sulle spalle e 2′ dopo semina il panico in area, subisce fallo e guadagna l’estrema punizione. Lo stesso capitano inglese – oggi alla centesima presenza internazionale – rimette le cose a posto battendo Handanovič, pararigori di club e non di nazionale. Sbloccato Wazza, sbloccati tutti e l’Inghilterra gioca più sciolta, va per gli spazi aperti, accelera il passo; la Slovenia ci capisce poco e al 65′ capitola: da situazione sporca Welbeck timbra il suo quarto gol nelle qualificazioni e sbroglia la matassa. Al 72′, Lallana apre, Clyne corre e di nuovo Welbeck – su delizioso scambio con Sterling, chiude: 3-1 e testa della classifica. Per il bel gioco bisognerà aspettare.
INGHILTERRA-SLOVENIA 3-1 (0-0)
Inghilterra (4-3-1-2): Hart; Clyne, Cahill, Jagielka (89′ Smalling), Gibbs; Henderson, Wilshere, Lallana (79′ Milner); Sterling (79′ Oxlade-Chamberlain); Rooney, Welbeck. A disp.: Forster, Foster, Chambers, Barkley, Downing, Walcott, Berahino, Lambert. All. Hodgson
Slovenia (4-1-4-1): Handanovič; Brečko, Cesar, Ilič B., Andraž Struna; Kirm (78′ Ljubijankič); Birsa (63′ Lazarevič), Kampl, Kurtič (75′ Rotman), Martelj, Novakovič. A disp.: Oblak, Belec, Andjelković, Maroh, Milec, Samardžić, Filipović Ž., Stevanović, Pečnik. All. Katanec
Arbitro: Olegário Benquerença (Portogallo)
Marcatori: 58′ aut. Henderson, 59′ rig. Rooney, 66′ e 72′ Welbeck
Note – Ammoniti: Clyne, Gibbs, Sterling (I), Cesar (S)