Derby dal Mondo: Saint-Étienne e Olympique Lione protagonisti del derby del Rodano
Per la penultima puntata di “Derby dal Mondo” ci spostiamo dalla Scozia alla Francia, precisamente nella regione del Rodano-Alpi (infatti il nome corretto sarebbe derby rhônalpin e non derby du Rhône) dove va in scena tra Saint-Étienne e Olympique Lione il derby tra due città vicine più sentito della Nazione.
Saint-Étienne e Lione distano solo cinquanta chilometri e la rivalità nasce per via della forte differenza sociale tra le due città: la prima è considerata da sempre una città operaia e industriale per la sua natura mineraria, mentre la seconda è vista come borghese e più altolocata.
Fondato nel 1919 da membri di una catena di alimentari, l’Association Sportive de Saint-Étienne Loire (ASSE), deve il suo la sua tipica casacca verde, e di conseguenza il suo soprannome (Les Verts), proprio al colore distintivo dei negozi controllati dai proprietari. Sin dagli inizi la squadra ottiene un buon successo nel panorama francese e nel 1958 conquista il suo primo campionato dei dieci che la porteranno a essere tuttora la compagine più titolata di Francia.
Completamente diversa la storia invece dell’Olympique Lione, che, fondato nel 1950 (prima era una polisportiva fusa con il rugby), visse nella mediocrità tra Ligue 1 e Ligue 2 fino a quando nel 1987 venne comprato dal magnate dell’informatica Jean-Michel Aulas. Come vedremo più avanti, da questo momento in poi l’OL subirà una trasformazione totale passando dall’anonimato della Ligue 2 alla vetta del calcio francese.
La prima partita tra le due formazione si disputò nel 1951 e da quel momento in poi Saint-Étienne e Olympique Lione si sono affrontate 108 volte con 40 vittorie dei Verts e 37 dei Gones. Fino al 1981 la maggior parte dei successi sono stati dei Verts, che conquistarono in quel periodo dieci campionati spingendosi anche fino alla finale di Coppa dei Campioni (persa contro il Bayern Monaco) nel 1977: con campioni come Revelli, Bereta e Platini, il Saint-Étienne era la squadra migliore di Francia. Negli anni ’90 però iniziò il declino e il destino volle che, grazie al nuovo presidente Aulas, fu l’OL la squadra capace di aprire un’altra dinastia: dal 2001 al 2007 la squadra vince sette campionati consecutivi sotto la guida, inizialmente, di Houllier e avendo tra le sue fila Juninho Pernambucano, Benzema, Essien e Abidal tra gli altri. Il percorso europeo più importante dell’OL si fermò nel 2010 in semifinale, curiosamente anch’esso contro il Bayern Monaco. Per evidenziare il divario che c’è stato tra le due squadre in questo periodo basta sapere che dal 1994 al 2010 il Saint-Étienne non è riuscito a imporsi in nessun derby. Negli ultimi anni l’equilibrio si è ristabilito e le due squadre si contendono la posizioni che garantiscono l’accesso alle competizioni europee, soprattutto l’Europa League. Inoltre sono arrivati per entrambe le squadre successi recenti, infatti nel 2012 l’Olympique Lione ha vinto la Coppa di Francia superando di misura il Quevily mentre nel 2013 i verdi sono tornati ad alzare al cielo un trofeo dopo molti anni battendo il Rennes nella finale di Coppa di Lega allo Stade de France.
La rivalità ovviamente è vissuta in modo totale sugli spalti dei due stadi: il Geoffroy-Guichard di Saint-Étienne, famoso per le straordinarie coreografie dei gruppi che occupano le due curve (Green Angels e Magic Fans) che accompagnano i Verts nelle loro partite più importanti e per il calore con cui i tifosi dell’ASSE sostengono i propri giocatori (da qui il soprannome “Le Chaudron”); e il pittoresco Stade de Gerland di Lione, che verrà però abbandonato dalla squadra l’anno prossimo in quanto sarà pronto il nuovo e modernissimo Stade des Lumières, costruito in vista di Euro 2016. Innumerevoli le prese in giro tra i tifosi con cori e striscioni di ogni tipo, anche se in alcuni casi tutto ciò è sfociato in alcuni episodi di violenza che hanno portato alla chiusura del settore ospite negli ultimi due derby. Nell’ultima sfida al Geoofroy-Guichard Joël Bats, allenatore dei portieri dell’OL, legò una sciarpa della sua squadra a una grata dietro la porta mandando su tutte le furie i tifosi dell’ASSE. Per risposta i giocatori del Saint-Étienne festeggiarono la vittoria nella partita di ritorno sotto la curva sud dello Stade de la Gerland.
Non resta che aspettare il 30 novembre, quando al Geoffory-Guichard Saint-Étienne e Olympique Lione incroceranno nuovamente le proprie strade per volare ancora più in alto in quella che è finora una stagione estremamente postitiva per entrambe: l’OL è terzo a due punti dall’Olympique Marsiglia capolista, mentre Les Verts sono sesti ma vicinissimi alle prime posizioni nonostante l’impegno in Europa League. Questo grazie anche all’ottimo lavoro dei due allenatori: Galtier guida l’ASSE ormai dal 2009 e ha portato la squadra stabilmente tra le prime sei della Ligue 1 lottando sempre per un posto in Europa; molto più recente è invece l’inizio del rapporto tra i biancorossoblù e Fournier, arrivato all’inizio di quest’anno dopo l’ottimo lavoro fatto col Reims.
I gol dell’ultimo derby del Rodano, vinto in trasferta per 2-1 dal Saint-Étienne:
Ecco invece la magnifica rete su punizione di un allora 22enne Karim Benzema, che permise all’Olympique Lione di pareggiare al 92′ nel 2008:
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