Dopo un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori per 6 mesi Andres Artunedo è tornato nel circuito e a Brescia ha superato in maniera convincente i tre turni di qualificazione. Oggi, dopo la netta vittoria su Stefano Travaglia al primo turno, è stato sentito da un nostro inviato.
I tennisti spagnoli sono soliti improntare la loro programmazione soprattutto sulla terra battuta. Come mai avete deciso di giocare così tanto sul duro?
Nel circuito ormai si guadagnano sempre più punti sul veloce e quindi non puoi prescindere da una sola superficie. Ti devi sapere adattere, farti trovare pronto in ogni situazione. E comunque mi piace giocare su questi campi.
Giocare le qualificazioni vi ha aiutato ad esprimervi meglio su questo tappeto?
Sicuramente, perchè è una superficie abbastanza inusuale e soltanto vincendo partite riesci a conquistare fiducia e giocare ad un certo livello. Credo che aver disputato le qualificazioni mi abbia avvantaggiato oggi.
Avete saltato buona parte della vostra stagione a causa di un infortunio. Cosa è successo? Come avete recuperato?
A marzo, mentre stavo giocando decisamente bene, ho avuto un serio problema alla caviglia che mi ha condizionato per alcuni mesi. E’ stato un periodo difficile, la riabilitazione è stata lunga e per molto tempo faticavo anche ad appoggiare la gamba. Non mi aspettavo di poter tornare così competitivo in così poco tempo. Ora posso lasciarmi alle spalle quanto accaduto e giocare libero da pressioni in questo torneo.
Andres Artunedo sarà impiegato oggi contro l’uzbeko Farrukh Dustov, vincitore al fotofinish su Blaz Kavcic.