Nella sala stampa di Coverciano è terminata da poco la conferenza stampa di Giorgio Chiellini. Giocando contro la Croazia, il difensore azzurro sorpasserà Cabrini nella classifica delle presenze con la Nazionale italiana, della quale è uno dei veterani. Seguendo la scia di quello che è il tormentone del momento, è inevitabile che il primo argomento sia la convocazione di Mario Balotelli: “Non c’era niente da ricucire, abbiamo messo una pietra sopra al Mondiale e ripartiamo da questa partita, che è la più difficile del girone. Capisco che per voi sia importante anche quante volte Mario va in bagno o starnutisce, ma per noi conta solo la squadra e vincere, siamo tutti importanti per questo gruppo. Conte non ci ha chiesto consigli sulla convocazione, Balotelli sta lavorando bene e credo non ci sia da aggiungere altro”
Chiellini parla anche del ricambio generazionale: “Ci sono pochi difensori e attaccanti nati tra l’88 e il 94, non saprei spiegare il perché. E’ anche vero che i giovani che ci sono ora sono di prospettiva, come Romagnoli e Rugani, ma non so se riusciremo ad avere di nuovo i Nesta e i Cannavaro. Daniele (Rugani) l’ho visto crescere, ha l’atteggiamento giusto e ha testa, già quando lo vidi nella Primavera della Juve sapevo che sarebbe venuto fuori”
Poi il difensore bianconero si sofferma sulla partita: “Peccato per gli infortunati, avremmo voluto giocarcela al completo. ma ci stiamo preparando al meglio per affrontarla. E’ importante avere una settimana di tempo per allenarci insieme, è come impostare una partita con la squadra di club. Speriamo di riempire San Siro, a Torino con 40.000 posti sarebbe stato più facile, ma contiamo sull’entusiasmo della gente: il momento delle milanesi non tocca l’Italia”
Infine due parole su Allegri: “E’ stato intelligente, dando i suoi incipit un po’ per volta, senza cancellare quello che avevamo fatto di buono. Noi abbiamo sbagliato qualcosa, ma come è giusto che sia abbiamo cercato di seguire l’allenatore e negli ultimi tempi è andata meglio. Non si possono fare paragoni con Conte, l’importante è che siano entrambi vincenti”