In attesa del suo esordio al Challenger di Brescia contro Denis Molchanov, che si giocherà martedì, il tennista bielorusso Uladzmir Ignatik, numero 196 del mondo, ha scambiato con grande disponibilità due chiacchiere col nostro inviato. Diversi i temi trattati, dalla Davis alla stagione che sta per finire, con qualche opinione anche sul sintetico sul quale si giocherà il torneo, una superficie non così abituale nel circuito.
Come valutate nel complesso il vostro 2014? Qual è il match che avete giocato meglio?
Sono soddisfatto, ho iniziato al 320esimo posto e ora mi trovo nei migliori 200. Una stagione che mi ha permesso di fare un salto di qualità importante. Ho battuto giocatori ostici come Hanescu, Ungur e ho avuto modo di disputare diversi incontri di un certo livello.
Quali sono i piani per il 2015? Cosa vi aspettate da questo torneo?
Cercherò di prepararmi al meglio subito dopo la fine di questa stagione. L’obiettivo è quello di entrare nei top 120, magari portando in cascina tanti punti proprio qui.
Il momento più bello della vostra carriera. E quello più buffo.
Sicuramente ricordo con piacere l’essermi qualificato per il Roland Garros. Ma non solo, uno dei periodi più belli della mia vita è coinciso con la vittoria al challenger di Tashkent. Per quanto riguarda il momento più buffo mi cogli impreparato, nel circuito ne accadono di tutti i colori che ormai ci sono abituato.
Qual è la vostra superficie preferita?
Il cemento, amo i campi veloci. Come questo. Mi piace davvero tanto giocare su questo tappeto.
Oltre a voi, su chi può pensare di puntare il tennis bielorusso?
Mi viene difficile rispondere perchè vivo e mi alleno in Slovacchia. Ma in Bielorussia ci sono diversi ragazzi con discrete possibilità, credo che come movimento possiamo crescere, abbiamo di fronte a noi un futuro radioso.
Coppa Davis. Ancora una volta con l’Irlanda. Qual è il vostro obiettivo in questa competizione? E secondo voi, chi la vincerà quest’anno?
Prima di tutto spero che mi chiamino in squadra. Per quanto riguarda le nostre velleità, vogliamo superare il turno e qualificarci nel gruppo 1 della zona euro-africana. Chi vincerà la finale? Credo la Svizzera, sono più forti.