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Formula 1, GP Brasile: vince Rosberg, Hamilton gestisce il secondo posto

Nel caldo di Interlagos, Brasile, si è corsa la penultima gara del campionato 2014 di Formula 1: Rosberg partiva ancora in pole position, dopo avere dominato tutte le sessioni fino a qui: ma la gara è l’unica che conta veramente.

Come previsto, si corre ancora senza Caterham e Marussia (dichiarata fallita due giorni fa, proverà comunque a gareggiare ad Abu Dhabi, forse con una nuova proprietà), mentre Kvyat (Toro Rosso) e Pérez (Force India) vengono retrocessi in fondo alla griglia, scontando almeno in parte due diverse penalizzazioni (sostituzione del motore e incidente procurato); infine Sutil è costretto a partire dalla corsia dei box, a causa di un problema tecnico.

Tutto ciò, e le sole 18 vetture al via, non rendono la prima curva meno delicata: l’imbuto è stretto anche con meno traffico, e il fatto che ci sia immediatamente una esse non aiuta; a ogni modo, non si registrano incidenti alla partenza né nell’intero primo giro. Rosberg scatta bene e mantiene la testa davanti a Hamilton e alle Williams, mentre le Red Bull scivolano a metà gruppo: dietro le prime quattro abbiamo le McLaren di Button e Magnussen, poi Alonso seguito da Vettel e Ricciardo, mentre Gutiérrez tiene a bada Räikkönen.

Il valzer dei pit-stop comincia in largo anticipo, lanciato da Felipe Massa già al sesto giro: monta gomme dure, e viene poi seguito da tutti i piloti tranne quelli partiti già con la mescola meno performante (Hülkenberg, Kvyat, Grosjean e Sutil); mentre il brasiliano viene penalizzato per avere superato la velocità consentita nella corsia dei box, il tedesco della Force India prende il comando di un GP che lo ha sempre visto a proprio agio.

Quando si fermano le Mercedes, Rosberg riesce a tenere il vantaggio su Hamilton, e con due sorpassi (ai danni di Kvyat e proprio di Hülkenberg) in pochi giri riguadagna la testa del gruppo. Entrambe le Mercedes, però, iniziano a palesare problemi di blistering alla gomma anteriore destra: ancora una volta è Massa, dopo alcuni giri, il primo a fermarsi (scontando anche la penalità), e quando Rosberg rientra in pista si ritrova dietro Button, che lo rallenta: sembra il momento migliore per un sorpasso in testa, ma Hamilton commette un errore in frenata alla Descida do lago e perde il controllo della vettura: ciò gli costa circa 7 secondi, e una rimonta da cominciare.

La fase centrale della gara vede, una volta tanto, una Ferrari virtualmente a podio: grazie al fatto di non essersi ancora fermato per la seconda sosta, Räikkonen resta per diversi giri al terzo posto, ma la sua strategia viene in parte vanificata da un errore al pit stop, con il meccanico che rilascia la macchina in anticipo; con Rosberg saldamente in testa, arriva la notizia del ritiro di Ricciardo rimasto senza freni anteriori per una probabile avaria alla sospensione: non succedeva dal Gran Premio della Malesia.

La seconda metà di gara vede un copione già scritto e visto: Hamilton rosicchia decimo dopo decimo, cercando gli scarichi del compagno di squadra, mentre a centro gruppo assistiamo a una bella manovra di Alonso su Magnussen. Il leader della gara fa la sua ultima sosta al giro 51, mentre Hamilton rientra al successivo. Nel momento in cui la macchina dell’inglese è ferma, Rosberg ha appena oltrepassato la Junção: i tempi sono strettissimi, con il tedesco che riesce a rimanere davanti per pochi decimi, ma immediatamente a rischio di attacco, con Hamilton che può utilizzare il DRS.

Subito dietro Massa sbaglia box e rientra alla McLaren, prima di tirare dritto per la propria sosta: un altro secondo perso per il brasiliano, che comunque resta terzo, mentre Räikkönen, su due soste e con gomme più consumate, deve cedere il posto a Button e Vettel, scivolando in sesta posizione, e ingaggiando un duro duello con Alonso, che lo passa due giri dopo: è la prova definitiva dell’addio dello spagnolo.

Finisce nel modo migliore per le Mercedes: Rosberg aveva bisogno di una vittoria per restare in gioco, ma Hamilton sapeva e sa che due secondi posti gli sarebbero sufficienti per la vittoria finale; Massa terzo davanti ai suoi tifosi. La battaglia va a Rosberg, ma tra due settimane ad Abu Dhabi Hamilton può replicare questa gara per laurearsi campione del mondo per la seconda volta in carriera.

Risultato finale:
1. Rosberg Mercedes 71 giri completati
2. Hamilton Mercedes +1.4″
3. Massa Williams +41.0″
4. Button McLaren +48.6″
5. Vettel Red Bull +51.4″
6. Räikkönen Ferrari +1’01.9″
7. Alonso Ferrari +1’03.7″
8. Magnussen McLaren +1’03.9″
9. Hülkenberg Force India +1’10.0″
10. Bottas Williams 1 giro
11. Kvyat Toro Rosso 1 giro
12. Maldonado Lotus 1 giro
13. Vergne Toro Rosso 1 giro
14. Gutiérrez Sauber 1 giro
15. Pérez Force India 1 giro
16. Sutil Sauber 1 giro
17. Grosjean Lotus 8 giri
Ritirato: Ricciardo (Red Bull).

Classifica piloti: Hamilton 334, Rosberg 317, Ricciardo 214, Vettel 159, Alonso 157, Bottas 156, Button 106, Massa 98, Hülkenberg 80, Magnussen 55, Räikkönen 53, Pérez 47, Vergne 22, Grosjean e Kvyat 8, Bianchi e Maldonado 2.

Classifica costruttori: Mercedes 651, Red Bull 373, Williams 254, Ferrari 210, McLaren 161, Force India 127, Toro Rosso 30, Lotus 10, Marussia 2.