La classifica dei marcatori è per sua natura il resoconto statistico più autoparlante di quanto si concretizza in termini di fatturato del gol, a valle di tutte le chiacchiere spese per magnificare le doti potenziali e i talenti in nuce dei tanti attaccanti capitalizzati nel monte stipendi delle squadre e non sempre esenti da un plusvalore dovuto al marketing piuttosto che alla reale capacità remunerativa.
A guardarla oggi, in splendida solitudine si staglia sugli altri il nome di José María Callejón, attaccante esterno del Napoli, che per otto volte è riuscito a finalizzare nel migliore dei modi tanto il movimento di squadra quanto l’iniziativa personale.
Fisico longilineo e preparazione atletica che gli garantisce velocità di passo, insieme a buoni fondamentali tecnici, costituiscono il bagaglio tecnico dell’attaccante esterno, che grazie all’impegno costante ha raggiunto a ventisette anni un livello di forma tale da potersi proporre come prototipo del giocatore ideale su cui costruire formazioni orientate alle ripartenze veloci. La semplicità d’esecuzione e una sempre crescente visione della porta completano il profilo del Señor Callejón. Ordinato per quanto pettinato, Callejón non è un fromboliere amante della giocata complicata, ma sembra quasi un giocatore d’altri tempi, per la praticità e l’essenzialità ragionieristica con cui applica i tempi d’esecuzione, traducendo in rete le sintesi di calcolo maturate negli inserimenti. Al proprio connazionale, Rafa Benitez probabilmente deve la panchina, visto che senza i suoi gol, il rilancio del Napoli dopo l’eliminazione nei preliminari di Champions sarebbe stato ben più difficile.
Se non fosse stato per l’incredibile errore commesso sottoporta nella partita contro l’Atalanta, avrebbe potuto anche battere il record di marcature consecutive di Maradona. Numeri importanti per un attaccante che già nella scorsa stagione si era attestato a 15 marcature e che, ad oggi, rappresenta un titolare inamovibile del tridente offensivo del Napoli, dove sono piuttosto Insigne e Mertens a contendersi di volta in volta una maglia. Eppure solo oggi il nome di Callejón sta prendendosi di prepotenza l’attenzione e le copertine della stampa specializzata.
In estate lo aveva a lungo corteggiato l’Atletico Madrid di Simeone, pronto a riportarlo in patria e a inserirlo nel proprio organico di campioni. Ma, come è accaduto nelle stagioni passate anche a Borja Valero (con cui Callejón ha condiviso la militanza nelle giovanili del Real Madrid) evidentemente anche l’attaccante del Napoli è destinato a dimostrarsi profeta fuori dai propri confini. Né sinora si è fatto vivo Vicente del Bosque, per premiare l’esterno andaluso con una convocazione nella nazionale maggiore. Ma il “Top Player” emergente della serie A, al termine del primo quinto di stagione, è proprio lui.