Champions League: la Juventus non si arrende e batte in rimonta l’Olympiakos
Per la Juventus è l’ultima chiamata, per l’Olympiakos l’occasione per fare il definitivo salto di qualità. Allegri capisce l’importanza della gara e, per non fare a meno di nessun big del centrocampo, disegna la sua Juve con il rombo dietro le due punte Tévez e Morata; Asamoah scala nella difesa a quattro. Míchel invece rinuncia al mattatore della gara di andata Kasami, piazzando Afellay sulla trequarti in coppia con Chori Domínguez a supporto di Mitroglou, con un attento e feroce trinomio in mediana.
La Juventus inizia col piede giusto, recitando la parte da protagonista, mentre i greci agiscono perlopiù di rimessa, commettendo qualche errore in fase di impostazione. I bianconeri, che sfoggiano una buona qualità di palleggio, fanno pressione sugli avversari, ma Roberto inizia il turno solo al 16′ rispondendo alla grande su un tiro di Marchisio. Il successivo contropiede ellenico vede andare alla conclusione Afellay: nessun problema per Buffon. Pogba sale in cattedra al 21′, saltando due uomini e costringendo Maniatis all’intervento. Il finale è già scritto: Pirlo trasforma in oro la punizione e incastona il pallone nel sette per l’1-0 juventino. Il pareggio è immediato: Domínguez batte un calcio d’angolo goffamente regalato da Buffon, Chiellini dimentica Alberto Botía, che piazza il pallone sul secondo palo con un bellissimo colpo di testa. Il pari ridà troppa tranquillità agli ospiti, che rischiano ancora a causa di Pirlo: il fantasista mette un pallone al bacio sulla testa di Bonucci, che lo spedisce alto. Alla mezz’ora si è già pronti a dire 2-1, ma Morata, lanciato in velocità da Tévez, apre troppo la conclusione, graziando gli avversari. Al 43′ si strozza un altro urlo in gola ai tifosi bianconeri: Asamoah mette in mezzo e Marchisio devia fuori da due passi, con la palla che sorvola due compagni a mezzo metro dalla linea. Dopo un tiro largo di Pogba, Atkinson decreta la fine di un primo tempo vivace ed emozionante.
La ripresa inizia con la Juve in avanti alla ricerca del vantaggio, per poi difendersi da alcune progressioni avversarie mai concluse pericolosamente. Al 55′ Tévez entra in area, allarga per Vidal che si fa però murare da Abidal e Roberto. Allegri decide di dare più peso specifico al suo attacco e punta su Llorente, fuori Morata. Da lì in poi i bianconeri agiscono di più sulle fasce ed è proprio lì che Lichtsteiner stende Masuaku: Domínguez batte la punizione, la difesa ribatte, Maniatis rimette in mezzo al volo e Delvin Ndinga segna il 2-1 greco di testa. Anche in questo caso, il pareggio è immediato, ma quantomai goffo: Pirlo mette in mezzo, Botía spizza il pallone, che arriva sulla testa di Llorente, batte sul palo e poi sulla gamba di Roberto entrando in rete. I ragazzi di Allegri battono il ferro finché è caldo e trovano subito il nuovo vantaggio con Paul Pogba, che fulmina il portiere con un rasoterra di spietata potenza e precisione. L’Olympiakos è visibilmente stordito, ma prova a raccapezzarsi: è Elabdellaoui a condurre un’ottima azione sulla destra, beffando Asamoah e facendo la barba al secondo palo. La truppa del Pireo si piazza a trazione anteriore con due punte di ruolo (entra Diamantakos) in un rischioso 4-2-4 e puntualmente la Juve punge: prima Llorente di testa e poi Tévez dal limite non riescono però a capitalizzare. Ci prova ancora la punta spagnola, girandosi in area, ma il tiro finisce alto. Tévez guadagna poi un rigore per un intervento di Milivojevic, ma Arturo Vidal macchia la sua bella prestazione facendoselo parare da Roberto. Atkinson fischia la fine dopo quattro minuti di recupero: i bianconeri agganciano i greci e riaprono i giochi.
JUVENTUS – OLYMPIAKOS: 3-2 (1-1).
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Chiellini 5,5, Asamoah 6 (83′ Pereyra sv); Vidal 6,5, Pirlo 7, Pogba 7,5; Marchisio 6 (70′ Padoin sv); Tévez 6,5, Morata 5,5 (58′ Llorente 6). A disp.: Storari, Ogbonna, Coman, Giovinco. All. Allegri.
Olympiakos (4-3-2-1): Roberto 6,5; Elabdellaoui 5,5, Botía 6,5, Abidal 6, Masuaku 5,5; Maniatis 6 (83′ Diamantakos sv), Ndinga 6,5 (77′ Kasami sv), Milivojevic 5,5; Domínguez 6 (71′ Fuster sv), Afellay 5,5; Mitroglou 5. A disp.: Megyeri, Avlonitis, Salino, Bouchalakis. All. Míchel.
Arbitro: Martin Atkinson (Inghilterra).
Marcatori: 21′ Pirlo (J), 24′ Botía (O), 61′ Ndinga (O), 65′ aut. Roberto (J), 66′ Pogba (J).
Note: ammonizioni: Tévez (J), Botía (O).