A Siniša Mihajlović non piace perdere, mai e in nessun caso, così l’allenatore serbo si presenta in sala stampa un po’ rabbuiato visto il risultato finale del match, che un po’ sa di beffa. Ciò nonostante, l’allenatore blucerchiato non si nasconde: “Non abbiamo meritato il pareggio. Nel primo tempo abbiamo perso troppi contrasti, non abbiamo conquistato nessun secondo pallone, non siamo mai riusciti a trovare delle ripartenze efficaci. Dispiace aver perso soprattutto per i ragazzi, perché abbiamo preso gol all’ultimo minuto quando il punto era praticamente in tasca. Abbiamo avuto le nostre occasioni: la traversa di Duncan o la chance verso la fine di Éder, ma è colpa nostra che non siamo riusciti a concretizzare al meglio. Perdere così fa più male perché il gol è arrivato su rigore e all’ultimo minuto ma ribadisco che non meritavamo di pareggiare perché l’Inter ha giocato meglio“.
“Se noi vogliamo giocare alla pari contro le grandi dobbiamo saper sfruttare al massimo le poche occasioni che possiamo avere contro questo tipo di contendenti ma, purtroppo, la cattiveria non si compra al supermercato: fin dall’anno scorso è questo il nostro principale problema. Rispetto alla gara con la Roma, comunque, questo è certamente un passo indietro dal punto di vista della prestazione. Chi va in Champions alla fine dell’anno, Inter o Sampdoria? Beh, ma mi sembra una domanda fuori luogo, considerando le rose di entrambe le squadre. Oggi mi spiace aver perso perché non abbiamo giocato come avrei voluto e senz’altro ci sono demeriti nostri ben riconoscibili nell’economia della partita. A volte, però, nell’analisi si dimentica sempre il valore dell’avversario e questa sera l’Inter ha fatto benissimo nel primo tempo, senza consentirci mai di mettere in pratica tutte le situazioni che avevamo anche provato in allenamento: non siamo i primi a perdere a San Siro quest’anno, non saremo gli ultimi“.
“Il rigore? Non parlo mai dell’arbitro, lo sapete: se l’arbitro ha visto il rigore ha fatto bene a fischiare. Romagnoli ha commesso un’ingenuità, è vero, ma stiamo parlando di un giocatore che tra uno, due anni sarà il più forte centrale della Serie A e che ha diciannove anni… Se non sbaglia lui, in questo caso, chi sbaglia? Un errore capita a tutti, lo aiuterà senz’altro a crescere in futuro, non è un problema. Purtroppo ha fatto una valutazione sbagliata e ha fatto lui la prima mossa, quando, in generale, un difensore non dovrebbe farla mai e aspettare anzi un’eventuale mossa di chi attacca. Ma Romagnoli è giovane ed è un ragazzo intelligente, saprà imparare da questo episodio sicuramente“, conclude Mihajlović.