In conferenza stampa dopo la partita, Walter Mazzarri si presenta visibilmente contento per la seconda vittoria di fila e non nasconde la soddisfazione per essere in serie positiva da tre turni: “Tre punti che danno serenità? Speriamo, anche perché pensavo che già la vittoria di Cesena, ottenuta su un campo difficile, potesse tranquillizzare l’ambiente ma evidentemente non ci si è accorti che s’è vinto. Oggi, come a Cesena, come contro il Napoli, la squadra m’è piaciuta e sono convinto che abbiamo fatto delle buone partite, io sono contento di come s’è espressa la squadra. Qualcuno dice che noi giochiamo in contropiede ma tanto stasera come domenica scorsa abbiamo avuto la maggior supremazia territoriale e il maggior numero di occasioni da rete che, onestamente, abbiamo avuto il torto di non finalizzare“.
“Le occasioni sbagliate, in particolare da Palacio? Rodrigo non è al 100% e quando sarà a posto fisicamente li segnerà quei gol lì, come ogni attaccante. Io comunque sono contento, contentissimo di come abbiamo costruito quelle occasioni lì e per Palacio non sono preoccupato: so che è tornato dai Mondiali con una caviglia a pezzi e che ha sofferto l’ultima gara, giocata sul sintetico (sono cose che di solito tengo per me, per questo non l’ho detto domenica). Tra l’altro, stiamo giocando senza sette titolari importanti e sono piuttosto preoccupato per la formazione che dovrò mettere in campo contro il Parma, perché l’infermeria non si svuoterà a breve, come speravamo. Stasera dovremmo aver tolto Hernanes in tempo e quindi pare che non si sia fatto troppo male ma tanti altri come Nagatomo, Jonathan o D’Ambrosio non sembrano in dirittura di recupero, purtroppo. Forse riusciremo a recuperare Campagnaro, forse Guarín ma certo è un momento difficile con gli infortuni: non posso fare nemmeno un po’ di turn over e devo far giocare sempre gli stessi anche per cicli di sette o sei partita ogni tre giorni. Ovviamente, alla lunga è stancante“.
“Rispetto a Cesena cosa abbiamo migliorato? Beh, direi che stasera non abbiamo avuto la frenesia che abbiamo mostrato al Manuzzi e questa è la cosa migliore, direi. L’importante è comunque arrivare davanti alla porta ed esprimere un buon calcio, come abbiamo fatto in queste ultime gare. Non va mai dimenticato, inoltre, che questa è l’Inter più giovane degli ultimi vent’anni, con tanti, tanti giocatori veramente giovani e inesperti: contro il Napoli avevamo sei, sette giocatori veramente giovani“, conclude l’allenatore di San Vincenzo.