NFL – Ottava settimana: Big Ben e Tom Brady tornano grandi, i Saints sorprendono i Packers, Seahawks all’ultimo respiro
Denver – San Diego 35-21 (giocata giovedì 23 ottobre)
I Broncos vanno sul 6-1 e ipotecano la vittoria divisionale imponendosi nettamente sulla squadra che sembrava poter dare loro più grattacapi. Emmanuel Sanders segna tre volte per i padroni di casa mentre gli ospiti registrano la seconda sconfitta consecutiva nonostante l’ennesima serata produttivo dello storico tight end Antonio Gates. Denver diventa la squadra più temibile della lega e sempre che pochi ostacoli si potranno frapporre tra gli uomini di John Fox e la post season.
Prossimo passo per Denver: forse peccare di autostima potrebbe essere l’unico freno a una stagione trionfale.
Prossimo passo per San Diego: tentare di contrastare squadre migliori sul gioco di passaggi è difficile, bisogna sviluppare il gioco su corsa.
Atlanta – Detroit (giocata a Londra) 21-22
La seconda delle tra partite londinesi del 2014 si rivela fin troppo equilibrata. I Falcons riescono a non subire come in altre sfide stagionali, e rimangono in corsa fino all’ultimo. Una penalità di Paul Soliai, permette al kicker dei Lions, il nuovo firmato Matt Prater, di dare una vittoria ai suoi da 48 yard, nel tripudio del pubblico britannico che ha assistito a una partita al cardiopalma.
Prossimo passo per Atlanta: sembra che finalmente la linea offensiva abbia fatto qualche passo avanti; questa la strada per migliorare il loro record.
Prossimo passo per Detroit: l’assenza di un running game convincente chiuderà molte porte a questa squadra (60 yard totali su corsa a Londra)
Kansas City – Saint Louis 34-7
Dopo aver iniziato con una segnatura, il chiacchierato Austin Davis vede il suo pomeriggio rannuvolarsi mentre i suoi Rams escono di scena contro i Chiefs, squadra sicuramente più attrezzata e attenta. Le due mete di Jamaal Charles e l’atteggiamento chirurgico di Alex Smith in cabina di regia consentono ai padroni di casa di imporsi nella parte centrale della contesa.
Prossimo passo per Kansas City: togliersi un po’ di Charles-dipendenza farebbe bene in vista di una volata finale che potrebbe aprire la strada dei playoff.
Prossimo passo per Saint Louis: la linea offensiva scricchiola, bisogna stabilizzare quel reparto.
Tennessee – Houston 16-30
I Texans tornano a vincere imponendosi motlo nettamente su dei Titans parsi disorientati dal cambio in cabina di regia. Zach Mettenberger non ha quindi il migliore dei debutti, assediato dei difensori ospiti e commettendo un fumble, poi perso. Dall’altra parte serve unicamente Arian Foster (tre touchdwon) per chiuderla abbastanza presto.
Prossimo passo per Tennessee: se la scelta è Mettenberger, cavalcarla.
Prossimo passo per Houston: sarebbe stato appropriato sperimentare sul gioco di passaggio, il punto debole della squadra.
Tampa Bay – Minnesota 13-19
Con un fumble indotto e recuperato dal rookie Anthony Barr, i Vikings affondano i Buccaneers a domicilio. I tempi regolamentari, conclusi sul 13 pari, hanno testimoniato come queste due squadre non riescano a creare in attacco. I problemi sono sulle corse quanto sui passaggi, in un incontro che ha riservato poco spettacolo in una giornata altamente emozionante.
Prossimo passo per Tampa Bay: urge trovare un modo per convertire terzi down (1 su 12 in partita).
Prossimo passo per Minnesota: serve più determinazione per chiudere partite in cui sono statisticamente risultati migliori dell’avversario.
Carolina – Seattle 9-13
Il pallone ricevuto dal giovane tight end Luke Willson leva le castagne dal fuoco ai campioni del Mondo, che avrebbero visto irrimediabilmente incrinata la loro reputazione. Partita a punteggio basso in cui le difese hanno avuto la meglio. I Panthers pagano carissimo, per il terzo anno consecutivo, l’abbassamento delle difese al momento meno opportuno contro i Seahawks.
Prossimo passo per Carolina: riorganizzare ilgameplan in modo da privilegiare passaggi sicuri e corse.
Prossimo passo per Seattle: Marshawn Lynch deve togliersi un po’ di ruggine accumulata negli ultimi incontri.
Cincinnati – Baltimore 27-24
Partita della settimana il rocambolesco affare tra Ravens e Bengals che ha visto trionfare questi ultimi con una corsa da una yard del loro quarterback Andy Dalton. Sfida che determina una classifica divisionale più interessante che mai, essendo le due compagini le più accreditate duellanti alla vittoria finale. Joe Flacco si fa intercettare due volte, compromettendo le chance dei suoi, rimaste vive per tutto l’incontro ma deluse nel finale.
Prossimo passo per Cincinnati: la difesa sembra strategicamente confusa, si deve migliorare questo aspetto morale.
Prossimo passo per Baltimore: l’incapacità di capitalizzare in Red Zone ha determinato questa sconfitta e molte altre se non correggeranno questo aspetto.
Jacksonville – Miami 13-27
Tengono poco la palla, guadagnano molto e velocemente, e i Dolphins passeggiano a Jacksonville, con poco sforzo offensivo. Complice è anche il ritorno di intercetto di 81 yard di Louis Delmas che da il via al derby della Florida. Grande prova di maturità della squadra di Joe Philbin, che spesso è messa in difficoltà dalle “piccole” dopo una vittoria la settimana precedente.
Prossimo passo per Jacksonville: costantemente sotto pressione, Blake Bortles ha giocato pessimamente, per l’ennesima volte ripetiamo di proteggere di più questo quarterback.
Prossimo passo per Miami: il gioco offensivo è ancora poco fluido, Lamar Miller dovrà migliorare così come tutto il gioco di corse.
New England – Chicago 51-23
Il Tom Brady show trova la connivenza della leggerissima difesa dei Bears che gli concede 5 touchdown determinando una della sconfitte più nette della stagione. Tre di queste segnature vanno a Rob Gronkowski, ma i Patriots hanno ancora qualcosa da dimostrare vista la inconsistenza di un avversario che sembra più che mai instabile.
Prossimo passo per New England: in vista di Denver settimana prossima, non lasciarsi confortare da questa nettissima vittoria.
Prossimo passo per Chicago: la difesa è l’unico reparto in cui si può fare qualcosa, bisogna aumentare la fisicità e ritornare in corsa.
New York Jets – Buffalo 23-43
Esasperato dai tre intercetti di Geno Smith, Rex Ryan toglie il suo quarterback a metà partita. Ma nemmeno il subentro di Michael Vick può evitare una sconfitta pesantissima, soprattutto per il morale dei suoi Jets. I Bills dal canto loro si coccolano Kyle Orton: forse la sua scelta è stato il più grande affare per loro (4 TD per l’ex Bears). La AFC East garantirà spettacolo da qui in poi, ovviamente Jets esclusi.
Prossima passo per New York: fare “tanking” per prendere Marcus Mariota con la prima assoluta; è brutto da dire ma ci penseranno sicuramente.
Prossimo passo per Buffalo: il gioco di corse ha problemi di infortuni, ma va comunque curato; hanno molto entusiasmo dalla loro, che va tenuto a bada dal coaching staff.
Arizona – Philadelphia 24-20
Una delle partite più tirate della stagione, e di conseguenza quasi inguardabile, si conclude su una incredibile ricezione chilometrica di John Brown con pochi secondi da giocare. Le difese hanno incredibilmente la meglio in una contesa che prometteva spettacolo ma che ha riservato solo tantissime penalità e infortuni; spaventoso quello a Patrick Peterson (commozione cerebrale). Nick Foles e Jeremy Maclin, pur giocando al massimo, non sono riusciti a portare sul 6-1 i loro Eagles. Con questa vittoria Arizona diventa la squadra con il miglior record in stagione.
Prossimo passo per Arizona: essere imprevedibile in attacco e favorire le corse centrali, quasi assenti dal loro gioco.
Prossimo passo per Philadelphia: sembra ovvio, ma non sprecare le occasioni offensive per incuranza (un fumble e due intercetti costosissimi nel pomeriggio nel deserto).
Cleveland – Oakland 23-13
Sotto gli occhi del prescelto LeBron James in tribuna, i Browns archiviano la pratica Raiders con qualche patema, probabilmente derivante dalla scarsa reputazione degli avversari. Continua il dominio difensivo di Paul Kruger, che ben supportato dalle secondarie inaridisce il poco performante attacco ospite. Andrew Hawkins segna il touchdown della sicurezza nel quarto quarto, consentendo ai suoi di rimanere in corsa nella competitiva AFC North.
Prossimo passo per Cleveland: le 26 yard di Ben Tate, il runningback, contro una delle peggiori squadre NFL è un brutto campanello d’allarme.
Prossimo passo per Oakland: trovare un gruppo, una squadra; non esiste coesione come dimostra l’esecuzione pessima dei loro giochi offensivi.
Pittsburgh – Indianapolis 51-34
E a proposito di AFC North, ecco spuntare gli Steelers! Costringono alla resa i fortissimi e lanciatissimi Colts impallinandoli 6 volte con i touchdown del grande Ben Roethlisberger, in un tripudio all’Heinz Field che non si vedeva dai bei tempi. Per una volta avevamo ragione: non appena Martavis Bryant e Markus Wheaton sono entrati in ritmo, l’attacco è fiorito. Avanti 35-10 all’intervallo, Pittsburgh ha gestito bene la partita nonostante il buon ritorno dei bianco-blu.
Prossimo passo per Pittsburgh: ripetere il coinvolgimento offensivo esteso a tutti i ricevitori.
Prossimo passo per Indianapolis: la caduta mentale di ieri ha poco a che fare con il calendario o altri fattori; che i giocatori di Chuck Pagano siano stanchi?
New Orleans – Green Bay 44-23
Risultato a sorpresa nel Monday Night: i Saints si rifanno dominando contro i Packers, dati per favoriti. Mark Ingram corre per 170 yard e Brandin Cooks riceve un touchdown: è quanto basta per dominare la seconda parte di gara e mandare un messaggio alla NFC. New Orleans non è morta, e con le sconfitte di Carolina, Tampa Bay e Atlanta si candida a mettere le mani sulla NFC South.
Prossimo passo per New Orleans: ripetere questa prova lontani dal SuperDome, stadio di casa in cui sono sempre stati imbattibili.
Prossimo passo per Green Bay: la flessione è più che altro tattica, bisogna interpretare meglio le contromisure nell’intervallo delle partite.