Un Cagliari spietato schianta l’Empoli e fa poker
Empoli-Cagliari, confronto tra Sarri (alla centesima panchina azzurra) e Zeman, tecnici accomunati da una pervicace propensione al gioco, all’attacco e alla maniacale cura dell’organizzazione in campo. Ne esce una partita strana: primo tempo di studio e, nel momento migliore dei padroni di casa, gli ospiti segnano tre gol in 7′ (Sau e doppietta di Avelar), per arrotondare in poker (Ekdal ) a fine tempo. Affondato un Empoli che, forse, paga la troppa riconoscenza verso due attaccanti, Maccarone e Tavano, incapaci di fornire il giusto apporto in termini di profondità e movimento.
Quattro schiaffi all’improvviso – L’incontro inizia all’insegna d’una cauta e non spiacevole rapidità. Sarri schiera Hysaj a destra per non rinunciare a Mário Rui sul lato mancino, Zeman lancia Balzano e Donsah, ghanese classe ’96, per un’efficace catena destra sull’asse difesa e mediana. Mezz’ora d’intensi fraseggi empolesi e maggior elettricità isolana: di tanto in tanto, lo squarcio d’un lancio indovinato ad aprire il campo, ma il primo tiro arriva solo al 15′: Tavano, dalla sinistra, ci prova “alla Del Piero”, senza trovare la porta. Nel momento in cui l’Empoli sembra trovare il bandolo della matassa, il Cagliari si scopre spietato e colpisce tre volte: al 31′ è Sau a liberarsi in area di Hysaj per beffare un incolpevole Bassi e, cinque minuti, dopo si apre “l’Avelar show”, con una punizione pennellata all’incrocio destro e un rigore (38′) insaccato di potente giustezza sulla sinistra. Per l’Empoli è un incubo che, in chiusura di tempo, ha persino modo di peggiorare: l’ottimo Ekdal, imbeccato da Sau, fa poker con un diagonale ravvicinato dalla sinistra.
La quiete, dopo la tempesta – Si torna in campo e Sarri prova a cambiare qualcosa, ma non è certo colpa del mister se una squadra, dopo trenta minuti di sostanziale tranquillità, spegne la luce e se ne concede sette di assoluto black-out. Ed è così che in un clima quasi irreale, il tecnico napoletano prova a sostituire Verdi (l’unico davvero vivace, in avanti) per inserire “portafortuna” Pucciarelli, oltre a Moro per Vecino. Il match, però, è incanalato, con i toscani alla vana ricerca di buone idee, ma senza nemmeno l’ombra di un guizzo vincente. I sardi attendono e ripartono, rendendosi anche pericolosi: sfruttano un’inerzia favorevole che solo un attacco di follia potrebbe mettere a repentaglio. Le sostituizioni non mutano spartito: Sarri mantiene in campo un Tavano in giornata no, Zeman dà spazio a un volitivo Farias e all’altro brasiliano João Pedro. I minuti scorrono senza sussulti e, al triplice fischio, un Cagliari ancora incapace di vincere a casa propria, espugna il Castellani. Empoli superato in classifica (8 punti contro 7), per una partita che, in termini di salvezza, potrebbe rivelarsi importante.
Tabellino
EMPOLI-CAGLIARI 0-4 (0-4)
Empoli (4-3-1-2): Bassi 6; Hysaj 5, Tonelli 6, Rugani 6, Mário Rui 5,5; Vecino 5,5 (46′ Moro 6), Valdifiori 6, Croce 6; Verdi 6 (46′ Pucciarelli 6); Maccarone 6 (68′ Mchedlidze sv), Tavano 5. A disp.: Pugliesi; Laurini, Perticone, Barba, Bianchetti, Signorelli, Laxalt, Zielinski, Aguirre. All. M. Sarri 5,5.
Cagliari (4-3-3): Cragno 6; Balzano 6,5, Rossettini 6, Capuano 6, Avelar 7; Donsah 6,5, Crisetig 6,5, Ekdal 6,5 (65′ Dessena 6); Ibarbo 6,5, Sau 7 (74′ Farias 6), Cossu 6,5 (82′ João Pedro sv). A disp.: Colombi; Murru, Pisano, Benedetti, Capello, Longo, Caio Rangel. All. Z. Zeman 6.
Arbitro: Pairetto di Nichelino (To).
Marcatori: 31′ Sau (C), 36′ Avelar (C), 38′ Avelar (C) su rigore, 46′ Ekdal.
Note – Ammoniti: Valdifiori (E), Crisetig (C), Hysaj (E), Farias (C) per gioco scorretto. Angoli: 6-6. Recupero: 1′, 2′. Spettatori: circa 11.000.