Derby dal mondo: CSKA-Levski, l’eterna sfida per il dominio di Sofia
Inizia la seconda parte della rubrica, che, dopo avervi raccontato cinque delle sfide più infuocate del Sudamerica, presenterà altrettanti scontri storici del calcio europeo.
Partiamo dalla Bulgaria, per parlare di una partita magari non molto conosciuta in Italia, ma che rappresenta una delle più forti rivalità dell’est europeo e non solo: il “derby eterno” di Sofia, CSKA-Levski, che si giocherà questo sabato per la 188esima volta.
Il CSKA Sofia è stato fondato ufficialmente il 5 maggio del 1948 con il nome di Septemvri ori CDV, anche se le due squadre che diedero vita alla fusione per la creazione della nuova società, il Septemvri Sofia e il CDV, erano presenti già da tempo nella Capitale bulgara. Solo nel 1962 la denominazione diventerà l’attuale CSKA Sofia (“Centralen Sporten Klub na Armijata ‘Červeno Zname'”, ovvero “Club Sportivo Centrale dell’Esercito”). Il colore usato per la divisa fu fin dalla fusione il rosso per ovvi motivi legati al regime comunista.
Il Levski invece nacque nel 1911, anche se l’atto di nascita ufficiale è del 1914, e prende il nome da Vasil Levski (1837-1873), eroe nazionale che fu tra i principali protagonisti della liberazione della Bulgaria dall’Impero Ottomano. La prima vittoria del campionato arrivò nel 1933 e prima della Seconda guerra mondiale arrivarono altri due titoli. Tuttavia nel dopoguerra, con la fondazione del CSKA, il Levski non ebbero più la strada spianata come negli anni precedenti, in quanto i “blu” si trovarono a dover fronteggiaste un potente e agguerrito rivale.
La prima sfida tra i due futuri giganti del calcio bulgari avvenne nel 1948 e lo scontro si infuocò subito in quanto il CSKA quell’anno vinse subito il suo primo titolo nel primo campionato a cui prese parte. Seppur inizialmente la divisione tra le due squadre fu anche di matrice politica perché il CSKA era la squadra dell’esercito e quindi del regime comunista, mentre il Levski era la squadra del popolo (come dimostra il nome) e combatteva per mantenere la propria identità nazionale contro l’assolutismo dello Stato; col passare degli anni questa divisione è andata scemando e ora le tifoserie sono abbastanza omogenee e senza sostanziali divverenze di status sociale.
Il CSKA visse il suo momento d’oro dal 1954 al 1962 quando conquistò 9 campionati consecutivi, record tuttora imbattuto. Ovviamente i rossi non si fermarono qui e vinsero ancora fino ad arrivare a riempire la porpia bacheca con 31 campionati, più di qualsiasi altra squadra, e 19 Coppe di Bulgaria.
Per quanto riguarda il Levski i titoli ottenuti sono 52, divisi esattamente a metà tra campionati e Coppe di Bulgaria. Particolarmente significativi da questo punto di vista la seconda metà degli anni ottanta e il primo decennio del nuovo millennio, in cui i blu di Sofia hanno vinto 6 campionati tra il 2000 e il 2009.
Il Levski è in vantaggio negli scontri diretti con 78 vittorie contro le 62 del CSKA, che recentemente sta però recuperando terreno velocemente: infatti negli ultimi cinque incontri, compreso il più recente del 27 luglio 2014, la vittoria è sempre stata esclusivamente dei “Soldati rossi”., cosa che ha ovviamente generato grandi festeggiamenti sugli spalti dello Stadio Nazionale Vasil Levski. Tradizione del “derby eterno” bulgaro è che la partita si giochi sempre in questo stadio, anche se entrambe le squadre hanno i propri impianti (il Balgaska Armia per il CSKA e il Georgi Asparuhov per il Levski). Oltre al grande spettacolo fatto di cori e magnifiche coreografie, spesso purtroppo le caldissime tifoserie delle due squadre hanno dato vita a violenti scontri con feriti e ingenti danni. Per far capire cosa voglia dire questa sfida è significativo citare un episodio che si verificò nel 1985: i giocatori di Levski e CSKA diedero vita a una rissa furibonda durante la finale della Coppa di Bulgaria e la partita venne così sospesa; la decisione presa dallo Stato fu drastica e consistette nello sciogliere le due squadre che dovettero cambiare nome. Fortunatamente dopo qualche anno i nomi poterono tornare sulle gloriose casacche e la situazione ritornò alla normalità.
Nonostante il passato glorioso, Levski e CSKA non vincono più nulla rispettivamente dal 2009 e dal 2010. Tra i principali motivi si questa crisi i problemi economici delle due squadre e l’ascesa di una società arrivata nella massima serie per la prima volta nella sua storia solo nel 2011: il Ludogorets Razgrad. Questa piccola squadra alla prima stagione tra i “grandi” è stata capace di conquistare uno storico Triplete portandosi a casa il titolo di Campione di Bulgaria, la Coppa e la Supercoppa, facendo rimpiangere a CSKA e Levski i tempi in cui Hristo Stoichkov vestiva la maglia rossa e Boris Mikhailov quella blu (i due avrebbero poi guidato la Bulgaria a uno storico quarto posto a USA ’94). E sorprendendo tutti il Ludogorets si è riconfermato anche negli anni successivi arrivando a vincere la scorsa stagione il terzo campionato consecutivo.
Tuttavia le grandi di Sofia non vogliono più restare a guardare e il CSKA sembra avere le intenzioni più serie di tutti al momento: i rossi sono in testa al campionato con bene sette punti di vantaggio sul Ludogorets e otto sul Levski, che sabato proverà a rompere una maledizione che sembra infinita negli ultimi anni e a riassaporare un successo che manca da 450 lunghissimi minuti.
Il derby vinto 1-0 dal CSKA con il festeggiamento finale dei tifosi:
Spettacolo sugli spalti per il centenario del Levski: