MondoPallone Racconta… Pellè e Zaza: i gol azzurri dal Sud

Dall’arrivo di Antonio Conte sulla panchina azzurra, si sono succedute le indiscrezioni su probabili novità nelle convocazioni. E così, sono arrivate le chiamate per Simone Zaza e Graziano Pellè oltre alla conferma di Ciro Immobile, già presente in Brasile. Si tratta quindi di un autentico attacco “Made in Sud“, e tutti e tre sono già andati a segno nella nuova gestione. I giocatori meridionali che hanno segnato almeno un gol in azzurro non sono stati tanti, dal 1910 ad oggi. Rievochiamoli.

Mario BALOTELLI (Palermo, 1990) 13 reti

Il colored azzurro, personaggio perennemente da prima pagina, era stato il terminale offensivo preferito da Prandelli. Che su di lui aveva puntato ad occhi chiusi per Euro 2012, e venne ripagato. Ma il pessimo comportamento nella spedizione di Brasile 2014 lo ha di nuovo trascinato nella tempesta. E’ tornato in Premier League, al Liverpool. Durerà? Per ora, non convocato da Conte.

Antonio DI NATALE (Napoli, 1977) 11 reti

Esploso nell’Empoli, ha preso il volo con il passaggio all’Udinese. In dieci anni, ha sfondato il muro delle 200 reti in gare ufficiali in maglia bianconera, vincendo due titoli di capocannoniere della Serie A. Attesissimo al Mondiale 2010, naufragò con Lippi & Co. pur segnando una rete. A segno contro la Spagna all’esordio di Euro 2012, ha collezionato 42 maglie azzurre.

Riccardo CARAPELLESE (Cerignola, Foggia, 1922) 10 reti

Autentico bomber girovago, ha avuto una carriera molto longeva durata dal 1939 al 1962. Si affermò tra i migliori attaccanti nostrani dell’immediato dopoguerra, principalmente grazie alle esperienze con le maglie di Milan e Torino. Giocò in Nazionale dal 1947 al 1956 totalizzando 16 presenze, con un’ottima media reti. Capitano dell’Italia al Mondiale 1950, dove segnò 2 volte. Scomparso nel 1995.

Carapellese (a destra) stringe la mano a Billy Wright nel 1949

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Antonio CASSANO (Bari, 1982) 10 reti

Talento prodigio a Bari, “Mister 60 miliardi” a Roma, “El Gordito” a Madrid, “Fantantonio” a Genova, comparsa a Milano, rinato a Parma. Antonio Cassano rimarrà tra i campioni italiani più controversi e discussi. Dopo tre Europei disputati, ha finalmente coronato il sogno di partecipare ad un Mondiale nel 2014, ma è naufragato con la squadra. Finora 39 presenze.

Gianfranco ZOLA (Oliena, Nuoro, 1966) 10 reti

Unico sardo ad aver segnato in maglia azzurra, ha rivaleggiato in bravura con Roberto Baggio nella prima metà degli anni ’90. In Nazionale fu portato da Sacchi e visse i momenti più bui della carriera: la scandalosa espulsione con la Nigeria ad USA ’94 ed il rigore sbagliato con la Germania a Euro ’96. Ma nel ’97, con il gran gol a Wembley si riscattò parzialmente. 35 gettoni.

Pietro ANASTASI (Catania, 1948) 8 reti

Il campionato 1967-68 fu quello della grande affermazione di “Pietruzzu”: con i lombardi neopromossi, segna 11 volte e Valcareggi lo chiama in azzurro. Segna il 2-0 nella storica finale europea di Roma e passa alla Juventus. Salta Messico ’70 per un banale infortunio, nel ’74 segna contro Haiti. Chiude la carriera con Inter, Ascoli e Lugano. Vanta 25 gare internazionali.

Raffaele COSTANTINO (Bari, 1907) 8 reti

Ala destra prolifica, è stato uno dei primi calciatori meridionali a giocare stabilmente in Nazionale. Affermatosi a Bari, si confermò nella Roma e giocò con la rappresentativa fino al 1933, giusto l’anno prima della vittoria iridata 1934. Vestì la casacca azzurra 23 volte e chiuse l’attività agonistica nel club della città natale. In seguito ha allenato club sempre e solo in Puglia. Scomparso nel 1991.

Costantino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salvatore SCHILLACI (Palermo, 1964) 7 reti

Il grande protagonista delle “Notti Magiche” di Italia ’90, che nel giro di un anno passò dal trono dei bomber della Serie B a quello del Campionato del Mondo. Dal Messina alla maglia della Nazionale, passando per un’ottima stagione alla Juventus (15 reti in A, Coppa Italia e Coppa UEFA). Fu il suo apice, seguito da un velocissimo declino. Raccolse infine gloria e denari in Giappone.

Franco CAUSIO (Lecce, 1949) 6 reti

“Il Barone”, campione dal dribbling elegante e dallo stile innato. Per tutti gli anni ’70 è stato considerato la migliore ala destra italiana, prima di cedere lo scettro a Bruno Conti. Pluri-scudettato con la Juventus, Campione del Mondo 1982 a 33 anni, ha giocato fino ai 39. Presente all’esordio in A del “suo” Lecce nel 1985-86, ha difeso i colori italiani in 63 occasioni.

Vincenzo IAQUINTA (Crotone, 1979) 6 reti

Proprio come Causio, vinse la Coppa del Mondo da giocatore dell’Udinese. Prima punta opportunista, di gran fisico, milita con i friulani dal 2000 al 2007 prima di accasarsi alla Juventus. Al Mondiale di Germania 2006 segnò la rete del 2-0 all’esordio contro il Ghana. Dopo aver partecipato a due scudetti juventini, viene emarginato per tutta la stagione 2013-14 prima di ritirarsi. 40 volte azzurro.

Fabio QUAGLIARELLA (Castellammare di Stabia, Napoli, 1983) 6 reti

Attaccante tecnicamente dotato e buon realizzatore, cresciuto nel Torino. Ha cambiato molte squadre, vivendo il periodo migliore della carriera tra il 2006 ed il 2009 con le maglie di Sampdoria ed Udinese. Nel 2010 è tra i 23 chiamati da Lippi al Mondiale sudafricano: il suo splendido gol alla Slovacchia lenì l’amarezza per l’eliminazione. 3 volte scudettato con la Juventus, ora è tornato al Torino.

A quota 3 reti, Attilio LOMBARDO (casertano di Santa Maria La Fossa, classe 1966, esterno Campione d’Italia con tre squadre diverse) e Vincenzo MONTELLA (napoletano di Pomigliano d’Arco, classe 1974, scudettato con la Roma nel 2001 ed attuale trainer della Fiorentina).

Con 2 segnature, nomi di primissimo piano come i campioni del mondo Fabio CANNAVARO (Napoli, 1973) e Marco MATERAZZI (Lecce, 1973), l’attuale C.T. Antonio CONTE (Lecce, 1969, non a caso il primo selezionatore meridionale della storia), il centrocampista Stefano FIORE (Cosenza, 1975), la punta Fabrizio MICCOLI (Nardò, Lecce, 1979), l’ex ala destra dell’Italia a Francia ’98 Francesco MORIERO (Lecce, 1969), il bomber di Cesena, Roma e Torino Ruggiero RIZZITELLI (Margherita di Savoia, Foggia, 1967) ed il convocato per i Mondiali ’66 Francesco RIZZO, centrocampista di Cagliari e Fiorentina (Rovito, Cosenza, 1943).

Rizzo

 

 

 

 

 

 

 

A rete una sola volta: i Campioni del Mondo 2006 Simone BARONE (Nocera Inferiore, Salerno, 1978), Gennaro GATTUSO (Corigliano Calabro, Reggio Calabria, 1978) e Massimo ODDO (Città Sant’Angelo, Pescara, 1976), l’attuale allenatore del Sassuolo Eusebio DI FRANCESCO (Pescara, 1969), l’ex Cagliari e Lazio Pasquale FOGGIA (Napoli, 1983), gli attuali azzurri Ciro IMMOBILE (Torre Annunziata, Napoli, 1990), Lorenzo INSIGNE (Napoli, 1991) e Marco VERRATTI (Pescara, 1992), l’ex difensore della Juventus Mark IULIANO (Cosenza, 1973), il centrale difensivo Nicola LEGROTTAGLIE (Gioia del Colle, Taranto, 1976), lo storico bomber del Foggia anni ’60 Cosimo NOCERA (Secondigliano, Napoli, 1938) che segnò nella sua unica gara disputata, ed infine Pasquale VIVOLO (Brusciano, Napoli, 1928), punta di Juventus e Lazio tra gli anni ’40 e ’50.

Nocera