Cerci e Donati, unici sorrisi tra le lacrime

È stato un turno di Champions drammatico per i colori italiani, squadre, tecnici e giocatori hanno dovuto sopportare una due giorni che lascerà varie cicatrici personali e di squadra in giro per l’Europa. Juventus e Roma hanno dovuto ridimensionare le proprie ambizioni europee riscontrando di dover lavorare ancora molto per esprimersi a buoni livelli nella massima competizione europea. Se la batosta romana è stata fragorosa ma ad opera di una squadra fortissima, la caduta greca dei campioni d’Italia è preoccupante e allarmante.

Prandelli, dopo la vittoria salva panchina in campionato con il Fenerbahçe, è stato demolito in casa da un Dortmund che seppur in crisi in Europa si esprime sempre a buoni livelli. Un incubo il periodo turco del tecnico, dove il suo credo calcistico non trova certezze faticando in campionato e raschiando il fondo del gruppo in Champions.

Trend simile anche per i calciatori italiani in forza invece a squadre straniere, Balotelli è stato sostituito dopo un primo tempo di nulla e per questo sommerso di critiche dalla stampa inglese, che ha pure censurato lo scambio di maglietta con Pepe nell’intervallo. Immobile seppur vincente con il Dortmund, ha guardato il match dalla panchina e ha visto andare a segno Aubameyang e Ramos, suoi rivali in rosa per un posto da titolare. Cristante nel Benfica è finito ancora una volta in tribuna, mentre Criscito è sprofondato insieme allo Zenit nella gara in trasferta contro il Leverkusen.

Proprio dalla partita delle “Aspirine” giunge uno dei due sorrisi europei italiani di questa competizione. Ieri Giulio Donati classe 90, cresciuto nell’Inter e in forza al Bayer dall’estate 2013 ha siglato il suo primo gol da professionista, aprendo le marcature con una staffilata dalla distanza che ha spianato la partita ai tedeschi. Dopo l’ottima stagione giocata lo scorso anno in Germania, il ragazzo ha accusato il cambio tecnico avvenuto nella panchina. Il terzino godeva di buon feeling con l’ex tecnico Hyypia, mentre sta faticando a trovare spazio con Roger Schmidt. L’ex Under 21 azzurro, comunque inizia di nuovo a convincere e dopo la partita da titolare nello scorso week è stato schierato di nuovo dall’inizio anche in coppa, ripagando il mister con un ottima prestazione coronata dal gol.

Altro sorriso italiano è quello di Alessio Cerci protagonista nella vittoria dei colchoneros contro il Malmoe. Anche per lui prima gioia con la nuova maglia dopo tante aspettative estive e un avvio stagione difficile. Fino a ieri 57 minuti giocati, un gol annullato e un’espulsione rimediate in Liga farciti da qualche minuto collezionato in Champions. Il gol di ieri sera non basterà a spegnere le polemiche sull’ala italiana, pagata 18 milioni di euro dal club allenato da Simeone, ma basterà forse a zittire le voci di un possibile prestito a gennaio del nazionale azzurro.

Oltre Ancelotti quindi, qualche sorriso tricolore in questa settimana di Champions e lacrime c’è stato, ma troppo poco per cancellare la bruttura di un calcio italiano non a passo con il resto d’Europa.