E’ uscito in questi giorni il libro di Marti Perarnau “Pep confidential: la vera storia della prima stagione di Pep Guardiola al Bayern Monaco” dove il tecnico spagnolo parla della sua prima stagione in Germania. E rivela un paio di cose interessanti.
Uno dei desideri più grandi di Guardiola infatti sarebbe quello di allenare il Manchester United, desiderio nato nel 2011 quando da allenatore del Barcellona ha visto la semifinale dei Red Devils contro lo Schalke nella 2011 UEFA Champions League, come dice lui stesso nel libro: “Mi è piaciuta molto l’atmosfera. Potrei vedermi un giorno ad allenare qui.”
Guardiola era stato uno dei nomi circolati all’Old Trafford nel 2013 per sostituire Sir Alex Ferguson ma si era già promesso al Bayern: nel libro si parla anche di contatti con Manchester City e Chelsea.
Non solo: nel libro Guardiola parla del tiki-taka, ovvero del possesso palla del Barcelona che lo ha reso famoso e che gli ha permesso di vincere tre volte la Liga e due UEFA Champions League, e non ne parla benissimo. Infatti ha affermato che rifiuta l’idea del possesso palla senza nessun movimento in verticale: “E’ solo immondizia senza scopo. Devi passare la palla con un’idea chiara, con l’obiettivo di segnare. Non devi passare per il gusto di farlo. Dovete scavare nel vostro DNA. Io odio il tiki-taka, vuol dire passare la palla per il gusto di farlo senza una chiara intenzione ed è senza scopo. Il Barcellona non faceva tiki-taka. In tutti gli sport il segreto è sovraccaricare un lato del campo in modo tale da farlo difendere dall’avversario e poi cambiare subito lato attaccando il lato debole dell’avversario. Per questo passi la palla più e più volte. E’ solo per mandare in tilt la difesa dell’avversario. E’ quello di cui il nostro gioco ha bisogno. E non ha niente a che fare con il tiki-taka.”