UEFA Women’s Champions League: troppo forte il Lione per il Brescia

Il Lione travolge le esordienti italiane del Brescia, portandosi in vantaggio dopo 12 minuti grazie alla punizione da 25 metri di Louise Necib. Il raddoppio porta la firma di Lotta Schelin, che insacca sul cross di Eugénie Le Sommer. La svedese ispira anche il tris di Wendie Renard e il poker di Le Sommer. E’ di quest’ultima il quinto e ultimo gol dell’incontro.

Ecco le dichiarazioni del post-partita:

Lotta Schelin, attaccante Lione
Non pensavamo di vincere 5-0. Sapevamo che Brescia era un campo difficile, ma abbiamo segnato subito tre gol e ci siamo tranquillizzate. Nel secondo tempo potevamo anche segnare di più, ma il risultato andava già bene. Volevo giocare, come sempre, ma il campo era pesante perché aveva piovuto molto e dopo un po’ ho accusato la fatica. Nonostante la stanchezza, sono contenta di giocare di nuovo in Champions League. 

Gerrard Precheur, allenatore Lione
Sono molto soddisfatto. Abbiamo iniziato bene, capendo quello che dovevamo fare dal punto di vista tecnico, e abbiamo mantenuto il ritmo. Nel primo tempo abbiamo sfruttato gli spazi che il Brescia ci ha concesso, le ragazze hanno seguito il nostro piano alla perfezione e hanno giocato benissimo.

Roberta D’Adda, difensore Brescia
Da partite come queste si impara molto, anche se la sconfitta è pesante. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma la differenza tecnica tra le due squadre è evidente. Loro si allenano a un altro livello. Purtroppo per noi, ci sono ragazze che hanno un altro lavoro e non possono dedicare tutto il tempo al calcio. Il Lione gioca a livello professionistico e fa quello che vuole quando vuole. Se loro si allenano otto volte, noi ci alleniamo quattro o cinque volte, quindi è tutto diverso.

Milena Bertolini, allenatore Brescia
C’erano differenze a livello fisico, tecnico e mentale e loro sono più abituate a giocare in competizioni come questa. Noi siamo all’esordio e abbiamo pagato l’emozione della prima partita, ma senza dubbio siamo ancora indietro. In ogni caso, partite come queste ci permettono di capire a che punto siamo e che dobbiamo ancora lavorare per arrivare al loro livello.

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Stefano Pellone