È ormai diventato un idolo del web con le sue esultanze “pazze” e interviste “strane”. Stiamo parlando del presidente della Sampdoria Ferrero che, ieri, è intervenuto ai microfoni Rai per parlare del momento della sua squadra: “Io ora penso al Cagliari, ora voglio arrivare… Beh, il discorso è semplice: quando ho incontrato Mihajlović, c’è stato amore a prima vista. L’altro anno ha salvato la Samp, io gli ho esternato le mie ambizioni, ho fatto un mercato importante e non ho mai lavorato così tanto. Pensavo che nel calcio si lavorasse poco ma chiedo scusa… Ho fatto la ‘ditta Berardi’, la mattina presto e la sera tardi… La Sampdoria non ha niente da invidiare a nessun’altra squadra. In Italia parliamo tutti di ‘lei non sa chi eravamo’: io sono, e vado. De Laurentiis? Non farei il paragone. Lui è un gran signore, io sono un presidente operaio. Cosa mi piace del calcio? I meravigliosi e sensibili tifosi, che ci credono. È divertente che a Genova ci siano la Samp e l’altra squadra… Come dice un signore, io ho un attico nel centro di ‘Sampdoria’… Io mi sveglio, canto, mi piace la mia vita, quel che mi piace di meno sono le persone sciocche, stupide, chi dice ‘non sa chi ero io'”.
Ferrero parla poi sulla questione Polizia: “I club che pagano gli straordinari delle forza dell’ordine? Penso solo una cosa: fare molta attenzione su queste manifestazioni. Noi già paghiamo gli steward, dovremmo parlare di sanzioni e di applicare delle leggi, togliendo la burocrazia che esiste negli stadi; Renzi sta facendo tanto e non ci riesce. Pagare la Polizia? A chi vanno questi soldi? Oppure vanno a tappare buchi di altre situazioni? Noi paghiamo 1,025 miliardi di tasse come azienda calcio. Siamo controllati da una Lega, siamo gente onesta e paghiamo tasse fino all’ultimo centesimo. Noi dovremmo aumentare i biglietti e quindi pagherebbero sempre i cittadini: non facciamo la fine del cinema italiano, parliamo di stadi e di sanzioni e di sicurezza. Fateceli gestire. Lo stadio sul mare? Ho detto questa cosa perché c’è uno spazio meraviglioso, ma in questa città c’è sviluppo zero. Mi hanno preso anche in giro, non me lo faranno fare lo stadio. Diano a me ed all’altra squadra di Genova la gestione del Ferraris… Io conosco i genovesi, non gli altri!”.