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Juventus-Roma, proviamo a parlare di calcio giocato

  • 22/04/2012: Juventus-Roma 4-0;
  • 29/09/2012: Juventus-Roma 4-1;
  • 05/01/2014: Juventus-Roma 3-0.

Questi sono i risultati di Juventus-Roma di campionato nelle tre stagioni precedenti a quella in corso. Gare senza storia, risultati netti frutto di un divario incontrovertibile. Esiti ampiamente pronosticabili prima delle gare e pronostici puntualmente rispettati al fischio finale.

Partiamo da qui: proviamo solo per un momento a lasciare da parte tutto ciò che riguarda gli episodi arbitrali, riguardo ai quali difficilmente può esservi contraddittorio costruttivo tra i simpatizzanti dell’una o dell’altra fazione. Concentriamoci per un attimo sulla vera rivoluzione, soffocata dalle urla di parte, che si è vista allo Juventus Stadium: le due squadre hanno giocato alla pari.

Chi si ferma a guardare solo l’episodio o il risultato finale rischia di perdere di vista la vera notizia che si è potuta trarre da Juventus-Roma: il divario delle ultime tre stagioni non si è visto; la Roma è andata a Torino e ha giocato al livello della Juventus. Come ampiamente argomentato, sia riguardo i bianconeri, sia con riferimento ai giallorossi, in precedenti interventi, la stagione in corso ci pone davanti un duello niente affatto scontato, a differenza di quanto visto nel recente passato.

La Juventus, dal canto suo, pare viaggiare con il pilota automatico, forte di un gruppo consapevole dei propri mezzi e di un’inerzia ancora positiva e rimbalzante dalla stagione e dalla guida tecnica precedenti. Allegri sta facendo la minima e necessaria manutenzione a una macchina che ha nel motore molti cavalli, ma negli unici due scontri probanti avuti sinora (contro l’Atlético Madrid in Champions League e contro, appunto, la Roma in campionato), ha saputo raccogliere una sconfitta (senza mai creare seri pericoli) e una vittoria solo all’ultimo respiro, dopo una gara che nulla aveva a che vedere con gli Juventus-Roma del recente passato.

Aggiungiamo il “caso-Vidal”, alcuni battibecchi tra i calciatori juventini in campo (che, a memoria, non si vedevano da tempo) e la sensazione che quando ci sarà da inventarsi qualcosa Allegri dovrà essere più di un semplice manutentore, e la percezione che si sia fatto qualche passo indietro rispetto al passato inizia a serpeggiare, al di là di quanto reciti la classifica.

La Roma, d’altra parte, arrivava allo scontro di Torino forte di cinque vittorie in campionato e di una gara giocata benissimo in Inghilterra contro i campioni d’Oltremanica del Manchester City. Anche qui, se per un attimo solo si chiudono gli occhi e si mette la classifica da parte, la sensazione che in casa giallorossa si siano fatti molti passi in avanti è forte.

Concludiamo dunque ribadendo quanto scritto in apertura di stagione, ossia che il duello sarà serrato sino all’ultimo punto e che l’equilibrio sarà certamente maggiore rispetto al passato. Nelle 32 gare che restano, che ci auguriamo saranno scevre da grossolani errori arbitrali (qualsiasi sia il punto di osservazione), siamo certi che queste due squadre si daranno battaglia, ribadendo che, in prospettiva, forse la Roma ha qualcosa in più in quanto a voglia di risultati e capacità nella guida tecnica.