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NRL: la bellissima storia dei South Sydney Rabbitohs, campioni per la prima volta dal 1971

C’è un che di Liverpool nella storia dei South Sydney Rabbitohs. E non solo perché James Graham, il giocatore più carismatico dei Bulldogs affrontati in finale viene dalla Merseyside, ma per il senso dell’attesa, del mancato trionfo in campionato, di una storia antica e ingombrante che preme, anno dopo anno, sulle spalle dei giocatori in campo.

Come l’anno scorso Steven Gerrard, poi punito dagli dei del calcio in un maledetto pomeriggio inglese, il capitano dei Souths John Sutton, ragazzo del posto cresciuto a pane e South Sydney, deve aver sentito tutta la storia entrargli dentro, premergli la mente, succhiargli energie: in fondo, quando non vinci da una vita ma sei, a livello nazionale, la squadra più titolata della storia qualche responsabilità te la senti addosso. È il sogno di centinaia di migliaia di persone e il tuo lavoro è far felice questa gente.

John Sutton, capitano dei Souths
John Sutton, capitano dei Souths

Siccome lo sport è anche fatto di storie belle Sutton non è scivolato. Non s’è visto portare via quel titolo così a lungo atteso da un popolo intero, ma anzi lo ha afferrato energicamente e se l’è tenuto stretto. Lo ha fatto insieme ai Burgess, 3 ragazzi inglesi partiti anni fa per l’Australia con la missione di imporsi nella NRL, smentire gli scettici, vincere tutto. Pazienza se non ci sono riusciti con la nazionale, beffati da un crudele finale di partita contro la Nuova Zelanda a Wembley: ci ha pensato il destino, ci ha pensato il rugby league.

30-6 sui Canterbury Bulldogs, in partita per 40-50′ ma poi stremati per lo sforzo dei playoff iniziati dalla settima piazza, la fisicità della semifinale contro Penrith. Per i Souths di Russel Crowe, famosissimo attore che da co-proprietario realizza il suo sogno di tifoso Bunnies, è il primo titolo dal 1971, anno del 16-10 su St. George al Sydney Cricket Groud. Da lì in poi sofferenza e sconfitte, nessuna Grand-Final, vari cucchiai di legno e il rischio di sparire dal panorama del rugby a 13 australiano.

La paura che il rosso-verde di Redfern, area suburbana di Sydney, sparisse del tutto. Ma gli dei dello sport avevano altri programmi. Delle volte restituiscono a chi ha masticato tanta amarezza tutta la gioia di vivere.