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Ciclismo, la presentazione del 108°Giro di Lombardia

E’ una delle cinque classiche monumento, la seconda che si disputa in Italia. Dopo la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi, è il turno del Giro di Lombardia. La “classica delle foglie morte”  – denominata da qualche anno a questa parte dagli organizzatori della RCS Sport “Il Lombardia” – è giunta alla 108esima edizione. E rappresenta una vera e propria rivincita del Mondiale di Ponferrada disputato sette giorni fa. Il Giro di Lombardia di quest’anno torna all’antico, con partenza a Como e arrivo a Bergamo dopo 256 chilometri di corsa. Sono otto i Gran Premi della Montagna in programma, equamente divisi tra prima e seconda parte di gara. I primi quattro sono lo storico Ghisallo, il Pescate, il Colle dei Basta e il Colle Gallo. Ascese non impegnative, che serviranno solo a formare la classica fuga da lontano che caratterizza gare di questo tipo. La vittoria del Lombardia sarà invece giocata sulle altre quattro salite, quelle poste nel finale di gara. Si tratta del Ganda, del Bracca, del Berbenno e dello strappo di Bergamo Alta. Sono erte brevi e secche che si sussegueranno una di seguito all’altra. Le cime sono poste rispettivamente a 64 chilometri, a 46,2 chilometri, a 26,2 chilometri e a 3,4 chilometri dall’arrivo. E’ evidente come saranno le ultime due salite dove si scatenerà la principale bagarre per il successo in questo Lombardia.

La lista dei partenti è di primissimo ordine. Al via da Como ci sarà il neocampione del mondo Kwiatkowski (Omega Pharma – Quick Step),  alla sua prima uscita in maglia iridata. Ci saranno i tre pezzi da novanta del ciclismo spagnolo: il neo papà Valverde (Movistar), Contador (Tinkoff-Saxo) – con questi due che si giocano anche il primato nella classifica UCI World Tour – e Rodríguez (Katusha). Ci sarà il belga Gilbert (BMC), alla ricerca del terzo Lombardia della carriera. Ci saranno Hesjedal (Garmin-Sharp), Pinot (FDJ), Gallopin (Lotto-Belisol), Albasini (Orica-GreenEdge), Frank Schleck (Trek). E l’Italbici? Il Giro di Lombardia è la nostra ultima classica monumento portata a casa. Accadde con Damiano Cunego nel 2008. Dopo sei anni si tenterà di spezzare il digiuno. Assente Vincenzo Nibali, puntiamo le nostre carte su Fabio Aru ed Enrico Gasparotto (Astana), i due protagonisti della Milano-Torino Giampaolo Caruso (Katusha) e Rinaldo Nocentini (Ag2r – La Mondiale) e i ragazzi della Androni Giocattoli, della Bardiani – CSF Inox e della Neri Sottoli, guidati rispettivamente da Pellizotti, Battaglin e Finetto. La concorrenza è senz’ombra di dubbio micidiale. Però sullo strappo di Bergamo Alta potrà succedere di tutto. E chissà che finalmente il vento non possa girare a nostro favore.