Fateci sentire vincitori
Per il terzo anno consecutivo, il nostro sito si appresta a seguire molto da vicino il campionato di Serie A femminile di calcio. Lo vogliamo osservare, vivere, afferrare: c’è la voglia di capire cosa succede in questo laboratorio d’entusiasmo e di passione per il gioco, giorno dopo giorno.
La speranza, naturalmente, è che cresca il livello, la nazionale migliori e si faccia trovare pronta ai grandi appuntamenti. Anche perché agli Europei, vissuti intensamente e col trasporto tipico delle manifestazioni internazionali, si era palesata la distanza tra il nostro movimento e quello tedesco, tra il dilettantismo e il professionismo.
Il campionato che ci apprestiamo a vivere è figlio degli scossoni dell’anno scorso, della difficoltà di alcune compagini storiche, delle crescita di altre. È fortissimo il Brescia, che lo scorso anno ha lottato ma meritato il titolo di campione d’Italia, nonostante la resistenza di Tavagnacco e Torres.
Certo che le Leonesse, volto nuovo e vincente del nostro movimento, hanno avuto poca fortuna nel sorteggio europeo: primo turno e via contro l’Olympique Lyonnais, dominatore della D1 francese disposto a tutto pur di tornare nell’élite continentale. Ma forse sfidare già dall’inizio uno dei bersagli grossi può dare l’idea dello spessore (anche) internazionale di Bonansea e compagne, chiamate all’impresa.
Nel frattempo, il campionato, che segue il successo bresciano – ai rigori sul Tavagnacco – in Supercoppa Italiana: luogo dell’incontro tra i grandi e piccoli budget, nella speranza di una sinergia maggiore tra calcio maschile e femminile. Come accade oltralpe e come vorremmo accadesse in Italia: non è esterofilia ma invidia pura per chi le cose le fa funzionare.
Sarà un torneo lungo, ricco di incognite e squadre tutte da scoprire. Vedremo per esempio se, rispetto agli anni scorsi, diminuiranno i punteggi “tennistici” e le neopromosse avranno l’impatto desiderato, o se la forbice tra i top club e il resto del mondo è rimasta intatta. Inizia da Cuneo l’avventura delle campionesse, col Verona di scena a Firenze e la Torres chiamata a volare fino a Pordenone. L’eterna Patrizia Panico, autentica portabandiera del nostro calcio tra le sportive più vincenti del panorama nazionale, riparte da Verona, con la voglia di sempre: fare un gol dopo l’altro e vincere.
In tutto questo, cascano bene le parole di Antonio Cincotta, recentemente intervistato dal nostro sito: “Servono investimenti, servono fondi per lo sport in rosa, in Italia il “segmento femminile” è ancora troppo abbandonato quasi in tutti i settori, lavorativo, non profit, sportivo”.
Molto spesso i media possono aiutare e noi, nel nostro piccolo, non ci sottraiamo. Campionato, Women’s Champions League e Italia, quello che conta è esserci: se riusciremo a portare anche solo dieci persone a vedere il calcio femminile nel weekend, ci sentiremo vincitori.