MP Istantanee presenta… Helmuth Duckadam, volo e caduta

Ciao a tutti i fedeli lettori di MondoPallone! Da oggi prende il via una nuova rubrica a carattere storico che, come da sempre contraddistingue i miei pezzi, avrà lo scopo di “pescare” nel grande baule dei ricordi. In particolare, MP Istantanee vuole rievocare quei personaggi che sono rimasti impressi più per un episodio eclatante che per un’intera carriera. Come, ad esempio, vengono ricordati i musicisti che hanno avuto un solo grande successo: gli “one-hit wonder”. Buona lettura!

 

La Dea Bendata siede sugli spalti del Sànchez Pizjuàn di Siviglia. E’ una serata di maggio. La Dea, indecisa, non riesce ad individuare il beneficiario dei suoi servigi. Impiega 120 minuti per trovarlo. Il suo nome è Helmuth Duckadam.

 

Intro

E’ il 7 maggio 1986. A Siviglia, si disputa la finale di Coppa dei Campioni tra Barcellona e Steaua Bucarest. Gli spagnoli, accompagnati logicamente da tantissimi tifosi, cercano la più grande affermazione europea, sempre sfuggita in passato. Sul suo cammino si è sbarazzato di Sparta Praga (Cecoslovacchia), Porto (Portogallo), Juventus (Italia) e IFK Göteborg (Svezia). Dall’altra parte lo Steaua, club campione di Romania e grande rivelazione del torneo: diventano la prima squadra dell’est ad arrivare all’atto conclusivo, dopo aver eliminato Vejle (Danimarca), Honvéd (Ungheria), Kuusysi Lahti (Finlandia) e Anderlecht (Belgio). Il pronostico sembra non lasciare spazio a sorprese. Almeno dal punto di vista del livello delle avversarie battute e delle individualità, gli azulgrana partono favoriti. Ma la gara non si sblocca. E’ la prima volta che la finale della Coppa dei Campioni finisce a reti bianche. Si va ai rigori.

Episodio

Accade ciò che anche lo scrittore più fantasioso non avrebbe pensato. Dagli undici metri i rumeni segnano con Lăcătuș e Balinț, sbagliando i tiri di Majearu e Bölöni. Ma è dall’altra parte che accade l’incredibile: Venables manda sul dischetto Alexanco, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos. Ed il portiere dello Steaua, Helmut Duckadam, li para tutti e quattro. La sua maglietta verde vola da un palo all’altro ed i suoi guanti respingono ogni tentativo. La Steaua Bucarest è campione d’Europa. Clamoroso. Duckadam diventa “Eroul de la Sevilla”. Ad un tratto, il calcio europeo si accorge del baffuto numero uno, fino a poche ore prima poco più che sconosciuto anche agli addetti ai lavori. Una favola. Una vera favola sportiva che assume dimensioni maggiori perché lo Steaua arriva alla gloria da un calcio poco avvezzo ai grandi palcoscenici. E fa logicamente notizia. Duckadam entra nella leggenda.

Epilogo

Solo poche settimane dopo la vittoria di Siviglia, Duckadam comincia ad accusare dei forti dolori al braccio destro. Viene ricoverato d’urgenza ed operato, a causa di un trombo. Il calciatore si salva, dichiarando in seguito di essere stato accudito dalla migliore equipe medica, forse anche grazie alla sua popolarità appena acquisita. Rischia l’amputazione del braccio, ma si riprende. La parabola agonistica del portiere di Semlac si chiude di fatto in quel momento, ad appena 27 anni. Nel frattempo, prendono forma le più strampalate leggende metropolitane circa la sua repentina scomparsa dai campi: le più insistenti riguardano presunte “punizioni” subite da Valentin Ceausescu, figlio del dittatore Nicolae, per non avergli consegnato una vettura di lusso vinta come premio per la finale. Pura fantasia. Duckadam prova a riprendere a giocare solo tre anni più tardi, nel Vagonul Arad. Ma è solo l’ombra di sé stesso. Nel 1991 si ritira mestamente.

Oggi 

Helmuth Duckadam dal 2010 ricopre la carica di presidente della Steaua, dopo essere stato per diversi anni impiegato nella Polizia di frontiera ed aver aperto una scuola calcio che porta il suo nome. Nel 2008, il Presidente della Repubblica Basescu lo ha insignito dell’Ordine nazionale per meriti sportivi.

Profilo 

Helmuth Robert Duckadam

Luogo e data di nascita: Semlac (Romania), 01.04.1959

Ruolo: portiere

Carriera: 1977-78 Constructorul Arad, 1978-82 UTA Arad, 1982-86 Steaua Bucarest, 1989-91 Vagonul Arad

Palmares: Coppa dei Campioni 1986, Campionato nazionale 1985, 1986, Coppa nazionale 1985, Calciatore rumeno dell’anno 1986

In Nazionale: 1982, 2 presenze