Giovedì è stato un giorno importante per la Milano calcistica. Erick Thohir ha infatti incontrato l’a.d. del Milan Barbara Berlusconi per un pranzo presso Villa Belvedere, la storica residenza della famiglia Berlusconi a Macherio, in Brianza. Oltre a Barbara per il Milan presente anche Adriano Galliani.
Come riportato dai siti delle società e dalle dichiarazioni dei partecipanti il meeting è stato propizio ed importante per discutere argomenti di interesse comune alle due società. Tema principale del pranzo è stato il futuro dello stadio di San Siro, per poi passare ad un confronto su altre tematiche come: diritti tv, Expo 2015 e politiche della Lega di Serie A.
L’assegnazione della finale di Champions 2016 al Meazza ha aumentato le necessità di confronto in merito alla stadio e forse cambiato i piani dei club. Spesso infatti si è vociferato sulla volontà di entrambe le squadre meneghine di abbandonare l’attuale impianto per costruirne uno nuovo di proprietà. Tuttavia cogestendo San Siro insieme al comune di Milano, ora si trovano di fronte all’impegno di trasformare e modernizzare lo stadio in vista della finale 2016 della massima competizione europea per club.
Poco male perché alla fine ristrutturare in due il Meazza è l’alternativa low cost all’ambizioso progetto di costruire da zero una nuova struttura. Ammodernare la struttura vorrebbe dire convivere più facilmente avendo anche dei profitti oltre ai costi di gestione. Soluzione quindi comoda, indolore e rapida che permetterebbe di poter pensare con assoluta calma ai progetti per l’eventuale stadio di proprietà.
In futuro con assetti finanziari migliori, grazie alle politiche attuali su costi e ingaggi, le società potranno affrontare l’impegno economico in modo migliore e sfruttare magari aree come quella dell’Expo o Rho–Fiera, dal potenziale importante, che però non hanno un futuro ancora definito.
Ma come sarà San Siro dopo il restyling deciso giovedì? Progetti ancora non ce ne sono, ma idee si. Da sempre, Thohir per primo ha evidenziato la necessità che gli impianti sportivi siano accoglienti, sicuri e confortevoli. Gli stadi secondo la visione del tycoon non devono essere obsoleti, il palcoscenico è parte integrante dello spettacolo offerto e quindi deve essere consono..
Il futuro per ora è scritto fino al maggio 2016, poi ognuno dei due club prenderà la propria strada. Per ora però Milan e Inter viaggiano a braccetto per sostenersi quindi in questo momento di difficoltà del calcio italiano. Questo il potere della la crisi economica, che avvicina anche gli avversari più ostili, che si tendono la mano l’uno verso l’altro, ci penserà il campo a ristabilire le adeguate distanze.