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Roma e Inter nei guai col fair play finanziario

Tempo di austerità in Europa, e come accade per lo Stato italiano, anche i club calcistici nostrani si prendono delle tirate d’orecchi dai piani alti per conti in rosso e debiti troppo alti. L’Inter di Thohir e la Roma di Pallotta sono marcate a vista dall’Uefa, per aver infranto alcune regole del tanto temuto fair play finanziario.

I guai maggiori sono per i milanesi, il cui buco nel bilancio di 85 milioni di euro riscontrato lo scorso 30 giugno va ben oltre il massimo consentito, fissato a 45 milioni. Il club nerazzurro l’ha scampata nella passata stagione perché non partecipava a nessuna competizione europea, ma nella prossima Europa League potrebbe vedersi ridurre la lista giocatori da 25 a 21 unità, e tagliare i premi Uefa. La stessa sorte è già toccata a Psg, Manchester City, Zenit, Rubin Kazan e Anzhi. L’ obiettivo è quello di ridurre al massimo le sanzioni, mettendo sul tavolo i provvedimenti già presi dal 2012 per sanare una situazione difficile.

Meno grave la situazione in casa Roma. Il club della capitale ha investito molto negli ultimi anni, contando di aggiustare i conti rientrando nel giro del grande calcio europeo, ma allo stato attuale i conti ne risentono. Al pari di Liverpool e Monaco il rischio è limitato a sanzioni economiche.