Conte: “Con la Juve dopo tre anni intensi si era giunti all’epilogo del rapporto”

Intervistato ieri sera dal giornalista Enrico Varriale, durante la trasmissione di Rai Sport “Processo del Lunedì”, il nuovo ct della nazionale Antonio Conte si è soffermato a lungo a parlare della sua ex squadra: la Juventus.

Secondo il tecnico leccese, grazie al lavoro fatto negli ultimi anni, la squadra bianconera è una realtà solida e difficile da battere: “La Roma sta facendo un percorso simile al nostro. Avrebbe vinto lo scudetto se non avesse incontrato l’anno scorso una Juve mostruosa. Sta cercando di fare lo stadio, ha fatto un mercato intelligente, ma vedo ancora la Juve favorita. In tre anni si è fatto qualcosa di incredibile sotto tutti i punti di vista. La squadra veniva due settimi posti e non era facile riportare lo spirito giusto. Mi accorsi però già in ritiro che avevo un gruppo di ragazzi che sarebbero andati oltre l’ostacolo. Poi conoscevo l’ambiente come le mie tasche- ha dichiarato Conte– ha facilitato me e la dirigenza a raggiungere l’obiettivo. Avevo una grande squadra e col presidente abbiamo creduto che il miracolo potesse accadere e così è stato”.

Dopo la rescissione del contratto con la Juventus si è molto parlato di un problema con il Presidente Andrea Agnelli. Durante l’intervista Conte chiarisce il suo rapporto con i bianconeri: “Non si è incrinato niente con Andrea Agnelli e i dirigenti Marotta e Paratici. Il rapporto resta. Ho pensato e detto che dopo tre anni così intensi si era giunti all’epilogo del rapporto. Quando si è forti a livello sentimentale e si dà tutto, c’è un momento in cui è giusto separarsi per il bene di tutti. L’ho esternato ad alcuni calciatori, alla proprietà e ai dirigenti. Più difficile far capire al tifoso ma tutto è stato fatto a fin di bene.”

Durante l’ultima giornata di campionato, dopo il gol della Roma firmato Florenzi il giocatore giallorosso è corso, subito dopo la rete, ad abbracciare la nonna che, sugli spalti, era accorsa all’Olimpico per vederlo giocare. È stato un gesto riconosciuto da tutti e anche Conte ha commentato con piacere l’accaduto: “È stato davvero molto bello ma ho avuto il piacere di conoscere Alessandro e ho visto che è davvero un ragazzo genuino, bravo e pieno di sentimenti sani“. E se Florenzi dovesse ripetere il gesto in maglia azzurra? “Prima mi aspetto che Florenzi faccia un gol anche con la Nazionale, poi se non avrà già raccolto la prima ammonizione, gli possiamo concedere di ripeterlo anche con la maglia azzurra”.

L’ultimo punto toccato durante l’intervista è stato quelle delle convocazioni e, naturalmente, Balotelli: “Mi comporterò nel migliore dei modi con chiunque verrà in nazionale”. Conta prima l’uomo del calciatore. Il campo saprà parlare e dare le convocazioni. Ci sarà meritocrazia: vedremo i comportamenti calcistici e anche extracalcistici”.